giovedì 10 novembre 2011



PARTE A DICEMBRE LA

SPERIMENTAZIONE

CON CELLULE STAMINALI

NELLA SLA



L'ANNUNCIO UFFICIALE IN VATICANO

DA PARTE DEL VESCOVO DI TERNI

5 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Parte da Terni a dicembre la sperimentazione contro la Sla
L'annuncio ufficiale domani in Vaticano da parte del Vescovo di Terni - Narni, nel corso della Conferenza internazionale su “Le cellule staminali adulte: la scienza e il futuro dell’uomo e della cultura

Fabio e Fabrizio ha detto...

Nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano la seconda giornata della Conferenza internazionale su “Le cellule staminali adulte: la scienza e il futuro dell’uomo e della cultura”, promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura e dalla Fondazione “Stem for life”, vedrà l’annuncio dell’inizio concreto della sperimentazione dell’impiego di cellule staminali su malati di Sla.

“Nel caso delle cellulle staminali embrionali la Chiesa non può accettare che si uccida la vita umana, mentre le cellulle staminali adulte non pongono questo dilemma, ha sottolineato la dott.ssa Robin Smith, presidente della Fondazione “Stem for life, la società farmaceutica statunitense partner dell’iniziativa, convinta che la Conferenza sarà un’occasione “storica” per fare il punto sulla medicina rigenerativa basata sulle cellule staminali adulte, una ricerca poco conosciuta dal grande pubblico – nonostante – ha riferito il dottor Max Gomez - gli ottimi risultati ottenuti nella cura di pazienti oncologici, diabetici, affetti da immunodeficienza e cardiopatici, alcuni ospiti della Conferenza. Una ricerca che se confermata nella sua positività avrà bisogno di adeguati finanziamenti.

Come noto la sperimentazione clinica di staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica si farà a Terni e sarà proprio mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni a dare l’annuncio nel corso del convegno, secondo quanto anticipato dall’Osservatore romano: “Tale sperimentazione impiegherà cellule staminali del cervello umano, che verranno trapiantate nel midollo spinale di 18 pazienti Sla, la cui selezione e arruolamento dovrebbe cominciare il prossimo mese".
Mons Paglia che rivendica di aver aiutato, supportato e coordinato per alcuni anni il gruppo di scienziati che, guidati dal prof. Vescovi, condurranno la ricerca, sottolinea di aver iniziato il suo impegno dopo aver visto "personalmente gli effetti terapeutici che le staminali cerebrali erano in grado di produrre in animali affetti da sclerosi multipla, la via da seguire mi fu chiara. Dovevamo tradurre questo potenziale in cure sperimentali e contrastare le tesi che l'uso di embrioni umani fosse un evento necessario.”

Angelo Vescovi, 46 anni, docente di Biologia applicata alla Bicocca di Milano, è condirettore dell’Istituto di ricerca sulle cellule staminali al San Raffaele, direttore dell’Istituto di ingegneria dei tessuti e del progetto «Officina del cervello» all’ospedale Niguarda, direttore scientifico del Consorzio italiano per la ricerca sulle cellule staminali, coordinatore della Banca di staminali cerebrali a Terni e direttore scientifico della Fondazione Neurothon.
Per la sua esperienza è consulente del governo italiano e della Camera dei Lords inglese.
Pur essendo agnostico, si oppone da sempre all’impiego di embrioni nella ricerca

Fabio e Fabrizio ha detto...

Dopo nove anni di attesa ormai dovrebbe essere tutto pronto per la sperimentazione clinica di staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ideata da Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo. L'annuncio, anticipato da un intervento del vescovo di Terni Federico Paglia sull'Osservatore Romano, arrivera' domani alla conferenza sulle staminali adulte organizzata in Vaticano.

"Il laboratorio di Terni dove produciamo le cellule ha ricevuto gia' lo scorso anno la certificazione - spiega Vescovi -in seguito e' arrivato anche il via libera dell'Istituto Superiore di Sanita'. Mancavano soltanto alcuni adempimenti richiesti dal comitato etico della Regione Umbria, fra cui la certificazione dello strumento che usiamo per le iniezioni delle staminali, ma ora le abbiamo ottenute".

La sperimentazione, spiega l'esperto, viene da una collaborazione con l'Ospedale Gemelli di Roma e l'ospedale Cà Granda, Niguarda di Milano, oltre che con la Casa della Sofferenza, che insieme formano un vero "Albero Cattolico della Speranza", secondo la definizione dello stesso Paglia: "Per ora le staminali verranno iniettate a Terni, perche' non c'e' un protocollo per spedirle ad altri ospedali - spiega Vescovi - ma la speranza e' di riuscire a fornirle a tutti i gruppi interessati nel mondo. Il problema e' che per ora abbiamo solo i fondi sufficienti per le nostre sperimentazioni".

Il trial prevede l'utilizzo di cellule staminali cerebrali umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e coltivate nei laboratori di Terni, da trapiantare nel midollo spinale di malati di Sla per circa 10-15 volte: "Noi speriamo che questo possa rallentare, o nel caso piu' favorevole bloccare la malattia - spiega Vescovi - il trial e' di fase 1, quindi teso a verificare l'eventuale tossicita' delle cellule, ma comunque in un anno dai trapianti avremo qualche risultato sull'efficacia".(ANSA).

Anonimo ha detto...

14 novembre 2011 - DOPO NOVE ANNI di attesa ormai dovrebbe essere tutto pronto per la sperimentazione clinica di staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ideata da Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo. «Il laboratorio di Terni dove produciamo le cellule ha ricevuto già lo scorso anno la certificazione — spiega Vescovi — in seguito è arrivato anche il via libera dell’Istituto Superiore di Sanità. Mancavano soltanto alcuni adempimenti richiesti dal comitato etico della Regione Umbria, fra cui la certificazione dello strumento che usiamo per le iniezioni delle staminali, ma ora le abbiamo ottenute».




LA SPERIMENTAZIONE, spiega l’esperto, viene da una collaborazione con l’Ospedale Gemelli di Roma e l’ospedale Granda, Niguarda di Milano, oltre che con la Casa della Sofferenza, che insieme formano un vero «Albero Cattolico della Speranza», secondo la definizione dello stesso Paglia: «Per ora le staminali verranno iniettate a Terni, perché non c’è un protocollo per spedirle ad altri ospedali — spiega Vescovi — ma la speranza è di riuscire a fornirle a tutti i gruppi interessati nel mondo. Il problema è che per ora abbiamo solo i fondi sufficienti per le nostre sperimentazioni».




IL TRIAL PREVEDE l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e coltivate nei laboratori di Terni, da trapiantare nel midollo spinale di malati di Sla per circa 10-15 volte: «Noi speriamo che questo possa rallentare, o nel caso piu’ favorevole bloccare la malattia — spiega ancora Angelo Vescovi — il trial è di fase 1, quindi teso a verificare l’eventuale tossicità delle cellule, ma comunque in un anno dai trapianti avremo qualche risultato sull’efficacia».




L’annuncio era stato anticipato da un intervento del vescovo di Terni Federico Paglia, nei giorni scorsi, alla conferenza sulle staminali adulte organizzata in Vaticano. «Questa può essere l’alba di una nuova iniziativa che si ripromette di raggiungere nuovi traguardi. Infatti, stiamo per iniziare la sperimentazione di fase I in casi gravi di sclerosi multipla e nelle malattie genetiche dei bambini, quali il morbo di Tay-Sachs o la Mucopolisaccaridosi», aveva detto il vescovo Paglia. Il vescovo di Terni aveva illustrato la nascita e la non facile ‘gestazione’ del progetto di ricerca in cui ha «svolto un’opera di coordinatore»: «Dopo tanto lavoro, il gruppo di scienziati che ho aiutato, supportato e coordinato per alcuni anni, ha finalmente ricevuto dagli organi competenti in materia, le autorizzazioni necessarie a iniziare una sperimentazione clinica di fase uno su pazienti affetti da quella gravissima malattia che e’ la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), nota in Nord America come morbo di Lou Gehrig».

Anonimo ha detto...

14 novembre 2011 - DOPO NOVE ANNI di attesa ormai dovrebbe essere tutto pronto per la sperimentazione clinica di staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ideata da Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo. «Il laboratorio di Terni dove produciamo le cellule ha ricevuto già lo scorso anno la certificazione — spiega Vescovi — in seguito è arrivato anche il via libera dell’Istituto Superiore di Sanità. Mancavano soltanto alcuni adempimenti richiesti dal comitato etico della Regione Umbria, fra cui la certificazione dello strumento che usiamo per le iniezioni delle staminali, ma ora le abbiamo ottenute».




LA SPERIMENTAZIONE, spiega l’esperto, viene da una collaborazione con l’Ospedale Gemelli di Roma e l’ospedale Granda, Niguarda di Milano, oltre che con la Casa della Sofferenza, che insieme formano un vero «Albero Cattolico della Speranza», secondo la definizione dello stesso Paglia: «Per ora le staminali verranno iniettate a Terni, perché non c’è un protocollo per spedirle ad altri ospedali — spiega Vescovi — ma la speranza è di riuscire a fornirle a tutti i gruppi interessati nel mondo. Il problema è che per ora abbiamo solo i fondi sufficienti per le nostre sperimentazioni».




IL TRIAL PREVEDE l’utilizzo di cellule staminali cerebrali umane, prelevate da feti abortiti spontaneamente e coltivate nei laboratori di Terni, da trapiantare nel midollo spinale di malati di Sla per circa 10-15 volte: «Noi speriamo che questo possa rallentare, o nel caso piu’ favorevole bloccare la malattia — spiega ancora Angelo Vescovi — il trial è di fase 1, quindi teso a verificare l’eventuale tossicità delle cellule, ma comunque in un anno dai trapianti avremo qualche risultato sull’efficacia».




L’annuncio era stato anticipato da un intervento del vescovo di Terni Federico Paglia, nei giorni scorsi, alla conferenza sulle staminali adulte organizzata in Vaticano. «Questa può essere l’alba di una nuova iniziativa che si ripromette di raggiungere nuovi traguardi. Infatti, stiamo per iniziare la sperimentazione di fase I in casi gravi di sclerosi multipla e nelle malattie genetiche dei bambini, quali il morbo di Tay-Sachs o la Mucopolisaccaridosi», aveva detto il vescovo Paglia. Il vescovo di Terni aveva illustrato la nascita e la non facile ‘gestazione’ del progetto di ricerca in cui ha «svolto un’opera di coordinatore»: «Dopo tanto lavoro, il gruppo di scienziati che ho aiutato, supportato e coordinato per alcuni anni, ha finalmente ricevuto dagli organi competenti in materia, le autorizzazioni necessarie a iniziare una sperimentazione clinica di fase uno su pazienti affetti da quella gravissima malattia che e’ la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), nota in Nord America come morbo di Lou Gehrig».