" OK CON RISERVA "
alla sperimentazione di Vescovi
Il comitato etico rimanda la decisione
- 8 Agosto 2011 -
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Il Ceas umbro dice sì a patto che si crei un comitato scientifico di garanzia
È quasi fatta. La sperimentazione sull’uomo del trapianto di cellule staminali cerebrali per la cura della Sla, messa a punto dal professore Angelo Vescovi e autorizzata in primavera dall'Istituto superiore di sanità ha avuto, nella riunione del 21 luglio, un sì unanime anche da parte del Ceas-Comitato etico delle aziende sanitarie dell'Umbria, il soggetto che deve dare il via libero definitivo alla sperimentazione.
Il Comitato etico, cui il protocollo della sperimentazione era giunto il 9 giugno scorso, ha detto sì alla sostanza del progetto, subordinando però il passaggio alla fase operativa all’istituzione di un comitato scientifico di garanzia. Lo ha anticipato il tg regionale, secondo cui il comitato etico è stato riconvocato per l’ultima settimana di agosto.
Antonio Perelli, dirigente della Direzione Regionale Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria e segretario genarale del Ceas non si sbilancia. Della notizia diffusa dal rg regionale dice solo: «non confermo e non smentisco». Dice però che il Comitato «ha ampiamento discusso il progetto e chiesto una serie di chiarimenti all'ospedale di Perugia». Se i chiarimenti arriveranno, non c'è nessun motivo per non dare il via libera alla sperimentazione». La risposta del Comitato arriverà però probabilmente dopo l'8 agosto: «quando si chiedono dei chiarimenti, i termini si sospendono», spiega.
Attorno ad un presunto ritardo del Comitato etico umbro ad esprimersi sulla attesissima sperimentazione era esplosa, nei giorni scorsi, una polemica, nata da un'interrogazione parlamentare al ministro Fazio (leggi qui).
La Regione aveva replicato così: «Dalle informazioni ricevute dagli uffici regionali, il protocollo sperimentale, che è pervenuto al Comitato il 9 giugno, a cui la stampa ha dato così ampio rilievo, è stato portato all’esame del Comitato etico nella sua prima seduta utile, e cioè appena 14 giorni dopo, considerando che il termine concesso allo stesso è di 60 giorni. Ciò nonostante da un primo esame istruttorio si è subito evidenziata l’assenza della polizza assicurativa, elemento essenziale per la relativa autorizzazione. Vale la pena ricordare che tale polizza, guarda caso, è giunta al Comitato solo nella giornata odierna. Cioè dopo le notizie diffuse dalla stampa. Inoltre il Comitato è ancora in attesa che la domanda venga perfezionale anche con il certificato di conformità CE, necessario per poter utilizzare l’innovativo dispositivo medico proposto per la somministrazione delle cellule staminali sui pazienti”.
“La discussione in seno al Comitato, presieduto dal professor Giancarlo Agnelli, autorevole clinico di fama nazionale ed internazionale, trattandosi come già detto di un protocollo di così rilevante innovatività, non si è conclusa il 23 giugno ed il Presidente, come di consuetudine, ha proposto al Comitato di approfondire la discussione nella seduta successiva del 21 luglio 2011.
Dunque, nessun ritardo e nessuna disparità di trattamento può essere imputata al Comitato etico delle aziende sanitarie dell’Umbria, afferma l’assessorato alla sanità, al contrario va sottolineato che lo stesso solo dopo 14 giorni dal ricevimento della domanda ha avviato la discussione e l’esame di merito, che dovrà essere espressa entro il prossimo 8 agosto, così come previsto dalla direttiva europea. Ciò a conferma di un comportamento eticamente corretto per evitare decisioni affrettate e non circostanziate che riguardano la salute delle persone».
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