mercoledì 23 febbraio 2011


Importanti alterazioni delle
cellule nervose non mature NG2+,
potrebbero rappresentare un
meccanismo chiave nella SLA

2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Il sistema nervoso centrale dei mammiferi contiene una popolazione di cellule staminali che potenzialmente possono svilupparsi e diventare oligodentrociti. Queste cellule, il cui nome è NG2+, crescono e si espandono in uno stadio ancora iniziale, per poi trasformarsi, lentamente ma continuamente, in oligodentrociti, a loro volta coinvolti nella creazione e nel mantenimento della mielina, una sostanza importante per la sua funzione protettiva dei nervi. L’isolamento delle cellule nervose grazie alla mielina, che viene invece interrotto in alcune malattie come la sclerosi multipla, è ciò che rende possibile l’accelerazione della conduzione di impulsi elettrici.
Oligo-precursori scatenati
Uno studio condotto dai neuroscienziati del team di Dwight Bergles della Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimore, USA, ha mostrato che le cellule NG2+ nel sistema nervoso di ratti con SLA indotta si comportano in modo completamente diverso di quelle dei soggetti sani.

Hanno seguito lo sviluppo di queste cellule precursori nei ratti sani e in altri animali con un gene SOD2 mutato che aveva provocato la SLA. Una demarcazione colorata ha permesso di localizzare e seguire il loro sviluppo in diverse fasi temporali. Mentre il programma delle cellule NG2+ ha avuto corso normalmente nei tessuti sani del midollo, dove le cellule mature maturavano in modo continuato o venivano sostituite le cellule precursori, le cellule nel tessuto degenerato sembravano essere fuori controllo.

Fabio e Fabrizio ha detto...

I ricercatori hanno confrontato il comportamento delle cellule grazie ad una pedana mobile per misurare la velocità massima. Le cellule si separavano in modo eccessivo, trasformandosi in oligodentrociti, che tuttavia non apparivano normali ed il cui ciclo vitale risultava molto breve. La caduta cellulare a seguito della differenziazione avvenne molto velocemente. Meccanismi naturali che interrompono il processo cellulare e mettono fuori gioco le cellule.
Protezione e rovina?
© Spamily /Flickr Secondo lo studio, la proliferazione di cellule NG2+ è superiore nel midollo spinale dei ratti con SLA. I ricercatori ritengono che sulla pedana mobile non vengano prodotti solo oligodentrociti funzionali. Presumono, infatti, che prima della degenerazione dei tessuti nervosi si verifichi la caduta di massa degli oligodentrociti, una circostanza che potrebbe svolgere un ruolo importante nella progressione della malattia. Tuttavia il significato, da un lato della massiccia super attività cellulare con la generazione di oligodentrociti nelle zone grigie del sistema nervoso centrale, dall’altro della caduta dei motoneuroni, è molto poco chiaro. Si sa che gli oligodentrociti vengono attaccati facilmente dallo stress ossidativo. Tuttavia è anche risaputo che nella fase di trauma acuto del sistema nervoso centrale è possibile osservare una crescita dell’attività di NG2+, che probabilmente rappresenta anche un tentativo di limitare i danni.
Trauma e SLA
Che possa esserci un nesso tra il trauma del sistema nervoso centrale e la SLA lo ha dimostrato recentemente un’analisi del Center for the Study of Traumatic Encepalopathy (CSTE) della Boston University School of Medicine. Alcune analisi del cervello e del midollo spinale di calciatori professionisti e di un pugile hanno mostrato che questi soggetti sviluppano più spesso una malattia che somiglia incredibilmente alla SLA. In tre dei dodici ex-sportivi professionisti si riscontrava una proteina anormale che si trova anche in una forma sporadica di SLA., che per tal motivo fu diagnosticata a quattro dei dodici uomini.
NG2+ non multipotenti, ma forse influenzabili
Il gruppo di ricercatori intorno a Bergles ha raggiunto anche altri risultati importanti: le cellule NG2+ sono state considerate per molto tempo multipotenti. Per tale motivo potrebbe trattarsi di cellule staminali con la capacità di svilupparsi in diversi tipi cellulari. Ma ciò è chiaramente sbagliato. Nello studio infatti non si è trovata alcuna prova che le cellule si trasformino in qualcosa di diverso dagli oligodentrociti. sia nelle cellule sane che in quelle malate.

Messaggio (facoltativo)
Tuttavia forse ci sono, secondo questi scienziati, dei fattori che frenano lo sviluppo di altre cellule del sistema nervoso. Scovarli sarà magari possibile nel futuro, quando si potrà forse influenzare il corso della SLA e si apriranno nuove prospettive terapeutiche contro questa malattia.