mercoledì 16 febbraio 2011


Possibili spiragli entro 5 anni,

al convegno Figc Zeppilli,

" ultimi 3 anni piu' progressi che nei 20 precedenti"

4 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

''E' difficile ipotizzare una soluzione immediata del problema, ma penso che i prossimi 5 anni ci daranno delle grandi informazioni, e forse qualche speranza di terapia''. Paolo Zeppilli, presidente della commissione scientifica sulla sclerosi laterale amiotrofica istituita dalla Figc nel 2008, manifesta ottimismo sul fronte delle nuove acquisizioni della ricerca. ''Negli ultimi 3 anni sono stati fatti tanti progressi quanti non se ne erano fatti nei 20 anni precedenti'', spiega, parlando coi cronisti a margine del convegno sulla Sla organizzato a Coverciano dalla Figc

Fabio e Fabrizio ha detto...

Gli aspetti genetici sembrano essere predominanti nell'insorgere della Sla, la Sindrome laterale amiotrofica, mentre non sono riscontrabili, al momento, correlazioni di causa-effetto con il calcio.

Questa la tendenza attuale della ricerca, su cui e' stato fatto il punto questa mattina in un convegno organizzato dalla Figc al centro tecnico federale di Coverciano a Firenze.

Proprio la Federazione ha istituito, nel 2008, una commissione di esperti per studiare il fenomeno, finanziandola con 250 mila euro. ''Abbiamo stanziato altri 200 mila euro, la ricerca va avanti'', ha annunciato questa matttina il numero uno della Federazione Giancarlo Abete.

''L'orientamento - ha spiegato il professor Paolo Zeppilli, coordinatore della commissione - e' quello che i difetti genetici costituiscono la componente piu' importante.

Conoscendo come questa predisposizione genetica agisce potremo fare progressi e ache sperare di mettere a punto dei farmaci''.

''L'ipotesi - ha spiegato Adraino Chio', membro della commissione - e' che qualunque agente ambientale debba agire su un terreno genetico predisposto: oggi abbiamo molte prove, e tutti gli studi del gruppo che raccoglie 14 centri di ricerca italiani sulla Sla stanno dando interessanti contributi''. Tra i possibili fattori di rischio c'e', tra l'altro, il fumo.

''Per molto tempo - ha sottolineato Abete - l'attenzione e' stata puntata sull'ambiente, ora sappiamo che le cause della Sla sono soprattutto genetiche. In piena trasparenza cercheremo di evidenziarle''.

Alla mattinata ha partecipato anche Chantal Borgonovo, moglie del calciatore Stefano, malato di Sla.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Il presidente della Figc Giancarlo Abete, in un convegno sulla Sla (sclerosi laterale amiotrofica) in corso al centro tecnico federale di Coverciano, ha annunciato lo stanziamento di altri duecentomila euro da parte della Federcalcio, per la ricerca scientifica sulla Sla. Gia' dal 2008, anno di nascita della commissione presieduta da Paolo Zeppilli, la Figc e il suo presidente hanno stanziato 250mila euro per la ricerca sulla Sla. "Si e' creato uno spirito di squadra all'interno della commissione, con molti neurologi italiani che si sono riuniti per sconfiggere la Sla - ha spiegato nel corso del convegno il professor Zeppilli -, i risultati sono stati lo studio Sabatelli nel 2009, con una prima segnalazione di difetto genetico localizzato e poi una ricerca del 2010 di altri difetti genetici che hanno permesso di chiarire i meccanismi fisiopatologici che causano la morte dei motoneuroni e i rapporti con la fatica neutromuscolate, cosi' da da capire se ci siano farmaci per guarire o bloccare la Sla".

Fabio e Fabrizio ha detto...

Oggi il malato di Sla comincia a essere più informato e protagonista, sia nel percorso di cura sia soprattutto nella ricerca». Lo ha detto Mario Melazzini, presidente dell'associazione Aisla, intervenendo al convegno sul tema organizzato dalla Figc al Centro tecnico federale di Coverciano. «È importante che ci sia sussidiarietà fra istituzioni, ricercatori e associazioni di pazienti», ha spiegato Melazzini, medico e rappresentante dei malati nella commissione scientifica della Figc per la ricerca, sottolineando che per sostenere la ricerca servono una legislazione ad hoc, incentivi fiscali, finanziamenti pubblici e privati. «Dobbiamo superare» ha proseguito «le criticità dell'incertezza della diagnosi e della sua comunicazione. Il malato raggiunge in media la diagnosi in circa 12 mesi, perché non abbiamo marcatori specifici quando insorgono i sintomi. Questa incertezza crea sconforto nei malati, e un itinerario continuo in tutte le regioni per trovare la conferma».