Anonimo regala 3.000 euro per Umberta
malata di SLA
SOLIDARIETA'. Proseguono gli aiuti per la donna di 59 anni malata di Sla, che rischiava lo sfratto dalla sua abitazione in via Galilei perchè non riusciva a pagare l'affitto
La consistente cifra inviata in una busta alla redazione di Brescia oggi Commozione della figlia Anastasia: «Un sostegno del tutto inaspettato»
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Non capita tutti i giorni di poter dare una buona notizia. Oggi accade. Ed è un giorno speciale. Non per tutti, certo, ma per Umberta lo è perché oggi, a sole due settimane dall'appello lanciato da Bresciaoggi, la 59 enne bresciana malata di Sla non solo ha potuto saldare tutti i mesi arretrati di affitto ma anche mettere da parte una discreta somma per quelli a venire.
Umberta è felice, glielo si legge negli occhi, perché oggi ha la certezza che potrà restare nella sua casa e «morire - come ripete lei con un esile filo di voce - circondata dall'affetto della figlia Anastasia e della nipotina Victoria».
LA STORIA di Umberta Mazzardi è una storia di coraggio, sofferenza e anche speranza. Malata di Sindrome Laterale Amiotrofica da sette anni, completamente paralizzata e nutrita tramite un sondino, pur ricevendo sostegno e contributi dalle istituzioni e dall'Aisla non riusciva ad arrivare a fine mese pagando l'affitto, le badanti, le bollette e il cibo. Per questo, dopo che il padrone dell'appartamento di via Galileo Galilei in cui vive con la figlia e la nipote aveva avviato le pratiche di sfratto, aveva chiesto aiuto a Bresciaoggi per scongiurare il rischio di dover trascorrere l'ultimo tempo a sua disposizione nella fredda stanza di una struttura protetta. Ora questo "spettro" non aleggia più su Umberta e tutto grazie all'enorme generosità dei nostri lettori che, in poco più di 15 giorni, hanno donato a lei, a sua figlia e alla sua nipotina quasi 10.000 euro. Si, 10.000 euro, arrivati in banca giorno dopo giorno con bonifici provenienti da associazioni e privati cittadini, alcuni da 6/700 euro, altri solo da 20 o 30, comunque testimonianza viva della volontà di tante persone di non lasciarla sola.
MA NON È TUTTO. In redazione è giunta anche una lettera anonima, toccante, in cui un lettore esprimeva tutta la sua solidarietà nei confronti della donna. «Qui troverà una somma corrispondente all'affitto arretrato che prego di far pervenire alla signora in forma anonima - diceva il biglietto -. Confido che ciò possa servire ad evitarle lo sfratto e, soprattutto, a toccare il cuore del proprietario dell'abitazione così come il suo articolo ha toccato il mio». Insieme, nella busta, poche righe scritte a mano indirizzate ad Umberta («Con affetto. Un lettore») e poi, chiusi in un'altra piccola busta, 3.000 euro in contanti.
«Non ci saremmo mai aspettate tanta generosità e tanto sostegno» dice Anastasia mentre riceve la donazione anonima giunta a Bresciaoggi e mostra l'estratto conto dei bonifici arrivati in banca. Accanto a lei Umberta, stretta nel silenzio cui la costringe il respiratore polmonare sorride, e sul volto mostra un po' più di serenità. Persino la piccola Victoria sembra essere coinvolta in questo istante di gioia, e con il suo girello si muove in fretta e furia intorno al letto della nonna nel tentativo di toccarla.
«I bresciani hanno fatto moltissimo e sono sconvolta dal loro buon cuore» continua Anastasia che senza perdere il coraggio che contraddistingue i suoi vent'anni comincia già a pensare a quanto saranno diversi i prossimi mesi senza l'assillo delle spese da pagare. E, soprattutto, con la libertà di potersi dedicare senza altri pensieri alla sua mamma. Per tutti coloro che volessero sostenere la donna il riferimento è il conto corrente intestato a Umberta Mazzardi IT12FO569611201000006858X41.
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