martedì 6 luglio 2010


CURA LA SLA CON UN FARMACO A BASE DI MARIJUANA,

VIENE DENUNCIATO

3 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Usa come farmaco il ‘Bediol' per curare la Sla. Andrea Trisciuoglio, 32 anni, è stato iscritto sabato nel registro degli indagati per detenzione di stupefacenti in seguito ad una perquisizione effettuata dai Carabinieri. L'episodio, accaduto a Foggia, è stato segnalato dalla deputata radicale, eletta nelle liste del Pd, Maria Antonietta Coscioni, che ha presentato un'interrogazione parlamentare. I militari hanno sequestrato due boccette, 8 il giorno dopo.



Il medicinale, contenuto in un flaconcino, è prescritto dalla Asl e fornito gratuitamente dalla Regione Puglia. Ex agente immobiliare, Trisciuoglio, sposato e con un figlio di 16 mesi, ha avuto il merito di esporsi e di fare una battaglia che consente in Puglia, unica regione italiana a farlo, di coprire le spese per il "Badiol": 37 euro. Ora vive con la pensione di invalidità di 250 euro al mese. Il suo avvocato d'ufficio, Luigi Follieri, ex senatore del Partito Popolare, confida nell'archiviazione dell'inchiesta.

Anonimo ha detto...

La cannabis potrebbe rivelarsi il migliore farmaco contro la terribile malattia degenerativa sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo rivelano i ricercatori della School of Medicine dell'univesità di Washington in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Hospice and Palliative Care.


Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia migliorata, scrivono gli autori, non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia, spiegano i ricercatori, si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali. Per potervi far fronte, sarebbe necessaria una terapia basata su una molteplicità di farmaci, tra cui antagonisti del glutammato, antiossidanti, anti-infiammatori che agiscono a livello centrale, modulatori di cellule microgliali, un agente antipoptico, uno o piu' fattori di crescita neurotropica e un agente che accresce le funzioni mitocondriali.


Incredibilmente, scrivono i ricercatori, la cannabis sembra agire in tutte queste aree. La cannabis ha infatti potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con Sla, la cannabis ha provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l'emergere dei sintomi e ha rallentato la degenerazione della malattia. La cannabis ha anche proprietà utili alla gestione dei sintomi della Sla, grazie alle sue proprietà analgesiche, di rilassante muscolare, broncodilatanti, di riduzione della salivazione, di stimolazione dell'appetito e favorisce il sonno.


Quando si parla di Sla, scrivono gli scienziati, sia dal punto di vista delle cause che dei sintomi della malattia, la cannabis dovrebbe immediatamente essere oggetto di sperimentazione clinica. Basandosi sull'evidenza scientifica fin qui raccolta, concludono i ricercatori, è ragionevole pensare che la cannabis possa rallentare in modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare l'aspettativa di vita dei pazienti e ridurre significativamente i sintomi della malattia.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Una storia piena di contraddizioni quella del 32enne foggiano. E' malato di sclerosi multipla e nel suo armadietto sono state trovate delle fiale di infiorescenze di canapa a base di marijuana.



Trisciuoglio non ha mai nascosto l'assunzione di questi farmaci, sono necessari per il suo benessere: "La prendo da circa un anno e mi ha fatto bene" - dichiara il 32enne - mi muovevo a fatica. Ora non ho spasmi, dolori e rigidità".



Certo, rimane il fatto che il giovane malato di Sla ora dovrà fare i conti con la giustizia per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Qui, ovviamente, si aprono molte domande: si può colpire chi per necessità primaria, come la salute, usa la marijuana? Si tratta di una malattia degenerativa, dolorosa e traumatica, perchè quindi vietare qualcosa che, anche se illegale può dare benefici fisici?



"Ora si spera nell'archiviazione dell'inchiesta", dichiara l'avvocato del 32enne, Luigi Follieri. "Non si può vietare l'assunzione di farmaci a base di cannabinoidi in casi dove esistono patologie in grado di compromettere seriamente la qualità della vita", dichiara Francesco Schitulli, presidente della Lega Italiana per la lotta ai tumori.



E' stato trattato come un "delinquente" Andrea Trisciuoglio, alla presenza della moglie e del figlioletto di 16 mesi, i carabinieri sono entrati nella sua abitazione con un mandato di perquisizione fra le mani. Ora si spera che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto al giovane foggiano.