domenica 3 maggio 2009


Beike Europe:
spettacolarizzazione della malattia e promesse da circo
28 aprile 2009 alle 14:36

4 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Beike Europe: spettacolarizzazione della malattia e promesse da circo
28 aprile 2009 alle 14:36 — Autore: CinziaLacalamita voti— 2 commenti
Beike: “Un canale diretto che dall’Europa permette di accedere al trattamento con cellule staminali in Cina”. Andrea Mazzoleni: vicepresidente Beike Europe, nonché ex infermiere sospeso dall’albo a seguito dell’arresto che lo ha visto coinvolto nello scandalo della clinica psichiatrica privata Gulliver, della quale era direttore amministrativo.

L’accusa? Quella di avere fatturato alle casse malati prestazioni non fornite nell’ambito dell’attività della clinica stessa. Lugano, Via simen 10: ex sede della clinica Gulliver, nonché sede iniziale di Beike Europe. Gianni Demarin: direttore Beike Europe che, a suo stesso dire, non è un medico bensì un “uomo che proviene dal mondo della comunicazione”. Ora, sul sito della Beike vengono evidenziate le testimonianze di pazienti che gridano al miracolo. I ciechi tornano a vedere, i paralitici a camminare. Le testimonianze, in gran parte, sono sfornite di nome e cognome. Quelle firmate che, in apparenza, potrebbero sembrare più attendibili, hanno una particolarità: non è possibile confrontarsi con questi pazienti, nonostante in alcuni casi sia presente anche il numero di telefono.

Perché? Semplice: alla richiesta di intervista, con telecamera, e soprattutto alla richiesta di poter prendere in esame la documentazione clinica del prima e dopo trattamento, vi è un rifiuto netto. Nessuna volontà, dunque, di sottoporre all’attenzione di una commissione medica il resoconto dei miracoli. A destare stupore e amarezza è, inoltre, la presenza sulla homepage del sito di Beike Europe della voce: “Beike su Facebook”. Strano biglietto da visita per un’azienda di biotecnologia. Il tutto ricorda l’ormai fuori moda: “Venghino signori e signore… venghino!”. Purtroppo, in questo caso, l’invito è rivolto ai malati e non agli eventuali spettatori di una compagnia circense… sebbene via sia una certa familiarità tra i pagliacci e il Mazzoleni e il Demarin.

Da sottolineare che a fronte delle testimonianze, per ora dalla validità nulla, riscontrabili nel sito Beike Europe, vi sono quelle di malati che dichiarano di aver peggiorato la loro condizione a seguito del trattamento. Queste ultime, guarda caso, sono documentate. E sono documentate anche le testimonianze di chi sostiene di essere ancora in attesa di fatturazione da parte della Beike Europe e di non riuscire in alcun modo a venirne a capo (vogliamo ricordare la Gulliver?)… in merito a ciò, Demarin si scagiona passando la patata bollente ai cinesi: “Noi i soldi li giriamo a loro”. Sorge il dubbio che in Cina non siano al corrente di molte situazioni create da Mazzoleni e Demarin, motivo per cui, per maggior chiarezza, sono stati tradotti e recapitati a chi di dovere i filmati visionabili al link sottostante. http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg=0&ids=963&idc=22350

Anonimo ha detto...

Beike, magistratura e ospedali cinesi.
Mi sono fatto un pò di ricerche sulla struttura svizzera della Beike, che fa da tramite per i viaggi in Cina e le condizioni ospedaliere cinesi dove vengono effettuate le cure con cellule staminali.

Interessanti scoperte ho trovato e voglio condividerle con voi, per cercare di fare un pò di chiarezza in questo mondo che nasconde spesso delle insidie.

Come prima cosa vi consiglio di vedere i video che già nel mio primo post su questo argomento vi avevo mensionato, sono a questo link, soprattutto il secondo. Il primo parla di come vengono effettuate tali cure e mostra interviste ad alcuni pazienti, mentre nel secondo vi sono rivelazioni importanti e in alcuni aspetti non positivi, sia sulla Beike che sugli ospedali cinesi.

I video per vederli bisogna avere Real player, va bene anche la versione gratuita, per chi ce l’ha, può scaricare il secondo video direttamente QUI.

Vi riassume ciò che di più importante viene detto. Prima cosa si fa riferimento alla Beike sia per i costi che forse sono un pò eccessivi, nell’occuparsi di far da tramite tra l’Europa e la Cina, sia per alcuni problemi avuti con la magistratura, in cui viene nominato e indagato anche Andrea Mazzoleni, che ha lasciato dei commenti ai miei post.

Riporto la notizia senza giudicare, ma solo per dovere di cronaca e informazione, pronti sempre ad essere smentiti, aggiornati, o ricevere precisazioni…in questo articolo c’è il racconto delle indagini:

” Si aggrava la posizione di Andrea Mazzoleni, l’infermiere nonché il direttore amministrativo del Gulliver di Lugano, il day hospital di via Simen 10 finito nel mirino del Ministero pubblico che vuole veder chiaro sulle modalità di fatturazione alle casse malati delle visi­te dei pazienti nel centro diurno sottocenerino. Interrogato a lungo giovedì, Mazzoleni è stato arrestato. Ieri il Giar Edy Meli ha confermato il provvedi­mento restrittivo che gli inquirenti han­no disposto, spiegano in un comunica­to, «per necessità istruttorie».

Diversa la posizione dei due responsabili medici del day hospital luganese, gli psichiatri Graziano Martignoni e Orlando Del Don, entrambi patrocinati dall’avvoca­to John Noseda: nei loro riguardi, annotano Procura e Polizia cantonale, «non sono emersi indizi di reato » e «non è stata quindi promossa l’accusa».

L’inchiesta comunque continua ed è coordinata dal Procuratore generale Bruno Balestra e dall’aggiunta Maria Galliani. Si procede per l’ipotesi di truffa ai danni delle casse malati.

Difeso dall’avvocato Stefano Ferrari, Mazzo­leni è accusato di ripetuta truffa. «L’ipo­tesi accusatoria – si legge nel comunica­to diramato nella serata di ieri dal Mini­stero pubblico – è quella di aver fattura­to dal settembre 2005 a tutt’oggi alle casse malati prestazioni non fornite nell’ambi­to dell’attività della struttura Gulliver».

Mazzoleni respingerebbe gli addebiti. Il suo arresto, convalidato dal Giar, segna in ogni caso una svolta importan­te nelle indagini. Nel quadro del proce­dimento penale, spiegano ancora inqui­renti e investigatori, sono state interro­gate « diverse persone in qualità di indi­ziate e di testimoni »ed eseguiti« perqui­sizioni e sequestri della necessaria docu­mentazione». Giovedì oltre a Mazzoleni è stato sentito Del Don.

Ieri è stata la vol­ta di Martignoni. A carico dei due re­sponsabili medici, con Mazzoleni nel CdA della Gulliver Sagl costituita nel­l’agosto 2005, non sono emersi come scritto indizi di reato.

«Non ho nulla di cui rimproverarmi», ci aveva dichiarato ieri mattina Del Don. «Devo forse rimproverarmi di aver fatto il mio lavoro? Di aver aiutato i pa­zienti?.

Con Gulliver sia io che Martigno­ni –aggiungeva lo psichiatra bellinzonese– non abbiamo guadagnato neppu­re un centesimo. Che mi venga un acci­dente se ho avuto solo il pensiero di frega­re qualcuno. In questi anni non ho mai avuto un reclamo». Del Don come noto è anche in politica. Ricopre la carica di vicepresidente dell’Udc ticinese ed è fra i candidati al Consiglio nazionale alle ‘federali’ d’ottobre. «Mi aspetto in tempi brevi che la magistratura chiarisca la mia posizione in questa vicenda – affer­ma –. Ripeto: non ho nulla di cui rimpro­verarmi. Se però dovesse essermi addebi­tato qualcosa mi dimetterei subito rinun­ciando anche alla candidatura ».

Nel tar­do pomeriggio il comunicato del Mini­stero pubblico. Soddisfatto il presidente cantonale dei democentristi Pierre Ru­sconi: «Non ho mai avuto dubbi sull’e­straneità di Del Don ai fatti al centro del­le indagini. Se fosse stato incriminato si sarebbe sicuramente fatto da parte: è una persona responsabile e sa benissimo qual è il comportamento da assumere in certe circostanze nei confronti dei nostri eletto­ri e del suo partito. Le cose però sono an­date diversamente e me ne rallegro. Lunedì prossimo depositeremo le liste con anche il suo nome tra i candidati al Na­zionale».

Del Don: ‘Proporrò la chiusura del centro’ Da noi nuovamente interpellato dopo l’uscita del comunicato del Ministero pubblico, Del Don si è detto sollevato « per quanto riguarda la mia persona » ma ha aggiunto di essere nel contempo « amareggiato e preoccupato ».

Con l’ar­resto di Mazzoleni («non capisco come sia riuscito a fatturare prestazioni inesi­stenti nonostante le verifiche interne ») la situazione per il Day Hospital Gulliver, sostiene lo psichiatra, « si fa pesante: c’è una grossa perdita di immagine. Ne pro­porrò pertanto la chiusura immediata. Nel frattempo mi sono consultato con Martignoni. Chiaramente la cosa andrà discussa con i collaboratori. Lo faremo lunedì. Aspettare la fine dell’inchiesta? Ormai il danno d’immagine c’è stato».

Gli inquirenti fanno intanto sapere che il procedimento continuerà « per ac­certare nel dettaglio le singole responsa­bilità e per quantificare l’entità del mal­tolto ». Altri accertamenti, questi di tipo amministrativo, sul Day Hospital Gulli­ver li sta conducendo il Dipartimento sanità e socialità, co
me riportato gio­vedì dalla “Regione Ticino”. Nei prossi­mi giorni, ha indicato ieri ‘Teleticino’, il medico cantonale Ignazio Cassis po­trebbe già ricevere il rapporto dei pro­pri ispettori: stando all’emittente, non è da escludere anche una segnalazione per mancate verifiche, da parte delle casse malati, sull’attività della struttu­ra luganese. “

Che dire, in questo gli svizzeri sono molto “italiani”, da noi certe cose accadono normalmente. Da sottolineare, per chi non ha visto il video, che il Day Hospital Gulliver altro non è che praticamente la Beike di adesso…il solito sistema di riciclo.

Altro aspetto sentito dal video è la testimonianza di chi ha visitato le strutture mediche cinesi dove si effettuano le cure staminali. Da una parte viene apprezzato il grande livello tecnologico, mentre per quanto riguarda l’ospitalità lasciano molto a desiderare. Praticamente i pazienti devono essere assistiti da parenti o amici, per quanto riguardo il cucinare, pulizia personale, bisogni fisiologici…insomma, non c’è infermieri che sono addetti a ciò.

Dobbiamo però essere obbiettivi e far notare anche l’esperienza di una ragazza intervistata, che malgrado tutte le enormi spese e difficoltà, malgrado controindicazioni della cura, soprattutto infezioni alle vie urinarie, le cellule staminali hanno migliorato molto la sua situazione….in alcuni momenti mi è venuto le lacrime agli occhi.

Questo per dire che non è la scienza a far paura, ma le persone che la usano, quindi, fiducia nella scienza, attenzioni agli uomini.

Anonimo ha detto...

la verità è che ota è accusato Del Don, che la Beike ha riconoscimenti scientifici e che quindi erano diffamazioni

Anonimo ha detto...

Cari signori della b e i k e finitela di prendere in giro i malati e le loro famiglieeeee.....