RAOUL BOVA
IN LABORATORIO EROI NORMALI
CHE NEL SILENZIO SALVANO VITE
SOSTENIAMOLI........
SOSTENIAMOLI........
A VOLTE COSTRETTI AD ANDARE ALL'ESTERO
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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RICERCA: RAOUL BOVA, IN LABORATORIO EROI NORMALI CHE NEL SILENZIO SALVANO VITE
SOSTENIAMOLI, A VOLTE COSTRETTI AD ANDARE ALL'ESTERO
SOSTENIAMOLI, A VOLTE COSTRETTI AD ANDARE ALL'ESTERO
Roma, 1 dic. (Adnkronos Salute) - Ricercatori chini su provette e vetrini "sono eroi normali che, lavorando in silenzio e lontani dalle luce dei riflettori, salvano la vita a tanta gente. Per questo dobbiamo sostenerli, e sostenere il loro lavoro, da cui dipende la vita di molta gente". A lanciare un appello "per snellire i tempi della ricerca, eliminando regole assurde e inutili" è l'attore Raoul Bova, intervenuto oggi all'Istituto superiore di sanità di Roma al workshop sulla Sla (sclerosi laterale amiotrofica). In un momento di crisi per tanti precari della ricerca, dal mondo del piccolo e grande schermo arriva un attestato di stima per i 'cervelli' italiani. "Sono attento al problema delle malattie neurodegenerative - racconta l'attore, che ha una persona cara affetta dalla Sla e sostiene insieme alla sua Fondazione Capitano Ultimo gli studi su questa patologia - Si tratta di malattie spesso dimenticate, come pure la ricerca portata avanti da chi vuole sconfiggerle. Dobbiamo supportare questi studi e questi ricercatori".
Ricercatori che, "come Angelo Vescovi, di cui sono un fan - dice Bova rivolto al biologo dell'Università di Milano-Bicocca che ha organizzato l'incontro di oggi - combattono contro malattie insidiose, hanno una missione e non si arrendono". La Sla, in particolare, è "un male cattivo - aggiunge l'attore, che con la sua Fondazione è già intervenuto a sostegno di altre patologie rare, come la fibrosi cistica - vedi i muscoli di chi ne soffre atrofizzarsi piano piano. Il malato è come un fiore che appassisce". Contro la Sla Bova mette in campo la Nazionale cantanti. "A gennaio organizzeremo a Novara una partita per sostenere lo studio di Letizia Mazzini e Angelo Vescovi - annuncia - Spero che la crisi attuale non pesi sulla ricerca, che ha bisogno di finanziamenti ma anche di cervelli". Per questo motivo, la fuga di menti giovani e brillanti preoccupa l'attore. "Si tratta di risorse da tutelare, di una categoria chiave per il futuro del Paese. Anche perché tante persone aspettano con speranza i risultati del loro lavoro. Diffondiamo un virus positivo fra la gente. Facciamo in modo - conclude - che l'impegno di questi eroi normali non sia vanificato da problemi di ordine economico e burocratico".
(Mal/Adnkronos Salute)
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