domenica 20 gennaio 2008

Malata di sla vince ricorso «Farmaci speciali dagli Usa»

("Eco di Bergamo" del 14/01/2008)
Malata di sla vince ricorso «Farmaci speciali dagli Usa»
Il tribunale di Bergamo ha dato ragione a una malata di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) che aveva fatto ricorso contro il ministero della Sanità per potersi curare con uno speciale farmaco prodotto negli Usa, ma in Italia in fase sperimentale e non commercializzato. Il provvedimento è immediatamente operativo: sarà quindi l'Asl a farsi carico, dopo l'ok già arrivato dalla Regione, dell'importazione del medicinale e delle spese per l'approvvigionamento del prodotto. La spesa prevista, con fondi regionali, sarà di circa 141 mila euro. (14/01/2008)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao cari incredibile ma oggi o avvuto un sogno che la mama estava molto bene parlando e comandando come sempre jajaja e tutti noi accanto suo vedendo come arrangiava una casa nuova strano ma era cosi e vedi accendo la pc e mi trovo col tuo mail e il blog per questo escribo queste piccole parole che espero sarano de aiuto morale gia che tu sai fabio come noi vogliamo a nadia auguri e forza en tanti baci a te ida kiko e tutta la famiglia jorge e shirley

Anonimo ha detto...

Carissimo Jo,
è un piacere incontrarti qui...
noi lottiamo ogni giorno e speriamo presto di rivedervi..
Aspettiamo nel Blog tutta l'Argrntina mi raccomando !!!
Un abbraccio dall' Italia

Anonimo ha detto...

IGF-1 BP3 ( IMPLEX )
0,6 ML / 36 MG
1 - 1,2 MG / KG

PREMESSO:

- che la "SLA” (sclerosi laterale amiotrofìca) detta anche "malattia del motoneurone" è una malattia che rientra nella fascia delle malattie identificate come "rare" dal Ministero della Sanità (6 malati ogni 100.000 abitanti ed ogni giorno si diagnosticano tre nuovi casi di malattia)

- che per effetto dì questa patologia i motoneuroni (le cellule nervose che trasmettono i comandi per il movimento dal cervello ai muscoli) muoiono prima del tempo per apoptosi o suicidio programmato, provocando nella persona colpita un progressivo indebolimento della muscolatura da questi innervata che conduce rapidamente alla paralisi;

- che le cause della SLA sono ancora sconosciute e probabilmente essa si verifica per il concorso di più condizioni sia genetiche, che tossiche, che ambientali;

- che l’assistenza ai malati diviene un costo insostenibile per le famiglie tenuto conto che gli affetti da questa patologia dopo pochi anni hanno bisogno di assistenza continua e specialistica per effetto della incapacità di deglutire e quindi di nutrirsi, comunicare e respirare;

- che sino ad oggi non esiste una cura capace di condurre alla guarigione i soggetti affetti da questa patologia e che la graduale e rapida l'evoluzione di questa patologia, porta inesorabilmente in breve tempo alla morte dei malati.


RILEVATO:
- che attualmente esiste un farmaco il cui principio attivo è costituito dalla molecola denominata IGF-1 o "Somatomedina C" (non ancora in commercio in Italia) che sembra in grado di rallentare significativamente l'evoluzione neurodegenerativa della malattia (intervenendo quale potente fattore di crescita promuovendo l’interruzione del processo di apoptosi motoneuronale) e di migliorare sensibilmente la qualità della vita, questo rappresenta, pertanto, la cura più appropriata oggi esistente per affrontare questa terribile patologia, non avendo sortito, gli altri farmaci (come il riluzolo), attualmente commercializzati dalla farmacopea italiana, e gli altri approcci terapeutici alcun effetto significativo;

- che il farmaco ha superato gli studi clinici sperimentali di fase 1 ;

- che gli studi sperimentali di fase 2 in merito all’efficacia di questo farmaco che hanno avuto inizio nel 1997 con un primo studio americano di Lai et Al – “Effetto dell'IGF-1: ricombinante umano sulla progressione della SLA. Studio controllato con placebo”- pubblicato sulla rivista "Neurology". e un secondo studio condotto in Europa di Borasio et Al – “Studio controllato con placebo dell'IGF-1 nella SLA”- del 1998 e pubblicato anch'esso su "Neurology" hanno fornito risultati contrastanti;



- che nel 2002 una revisione sistematica complessiva che comparava i due studi, pubblicata sull COCHRANE DATABASE (di Mitchell, Wokke e Borasio), rilevava le differenze nella conduzione dei due a partire dall’arruolamento dei pazienti (ritenuti retrospettivamente con compromissione neurologica più grave quelli dello studio europeo rispetto ai pazienti arruolati nello studio americano), fino alle conclusioni finali sull’efficacia del farmaco (positive nel ritardare la progressione della malattia nello studio americano rispetto a quelle dello studio europeo dove non si erano riscontrati benefici in merito all’evoluzione della compromissione motoneuronale nei pazienti trattati). Gli autori di tale autorevole revisione concludevano ritenendo necessaria la prosecuzione degli studi sperimentali sul farmaco con il passaggio agli studi clinici di fase 3 ;

- che nel 2003 ricercatori del Salk Institute a La Jolla (USA ) studio pubblicato su Science 2003 riscontrarono che il fattore di crescita IGF-1 e' in grado di reclutare in modo considerevole le cellule staminali circolanti, le quali, una volte entrate nel compartimento muscolare, partecipano efficientemente al riparo delle fibre muscolari danneggiate;

- che nello stesso anno iniziano gli studi sull’ IGF-1 polipeptide presso il Montreal Neurological Hospital, sotto la direzione della Dott.ssa Angela Genge e al London Health Sciences Centre, sotto la direzione del Dr. Michael Strong;

- che nel 2004 viene pubblicato dalla rivista dell'Accademia americana delle scienze, PNAS e nel 2005 sul Journal of Cell Biology (Dobrowolny G et al. J Cell Biol 2005 Jan 17;168) gli esiti di uno studio coordinato dal Dott. Antonio Musaro', del dipartimento di Istologia ed Embriologia Medica dell'università di Roma La Sapienza, condotto in collaborazione con Dott. Nadia Rosenthal, del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) di Monterotondo (Roma) e con Dott. Giovanna Borsellino, dell'istituto scientifico Santa Lucia di Roma, in cui veniva evidenziato lo straordinario potere dell’IGF1 nella rigenerazione riparativa dei danni del tessuto muscolare scheletrico, attraverso il reclutamento attivo delle cellule del midollo osseo nel sito del danno e l’attivazione dell’azione riparativa locale. Ricerca finanziata principalmente da Telethon e in parte dal “Progetto cellule staminali” del ministero della Salute;
- che nel 2005 uno studio del Dott. Nagano I. del Dipartimento di Neurologia dell’Università di Okayama pubblicazione su “Neurol. Res.” (2005, Oct; 27) descriveva i benefici legati alla somministrazione per via intratecale dell’IGF-1;

- che negli Stati Uniti è appena terminato uno studio clinico di fase 3 sulla somministrazione dell’ IGF-1 per via sottocutanea che ha coinvolto 20 centri coordinati dal Dr. Eric Sorenson del Mayo Medical Center in Rochester di cui si stanno attendendo le conclusioni definitive in merito all’efficacia del farmaco nella riduzione della progressione della malattia e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti malati, trattati con la molecola. Tale studio è stato co-finanziato dall’Alsa (Amyotrophic Lateral Sclerosis Association) ed i risultati finali sono attesi per l’inizio del 2008, ma dai primi risultati è emersa una efficacia del farmaco sul mantenimento del tono muscolare dei pazienti a cui la molecola era somministrata e sulla protezione dei motoneuroni;

- che la molecola IGF-1 ha superato negli Stati Uniti d'America ben tre livelli di sperimentazione sotto il diretto controllo della "FDA” da parte del dr. Eric Sorenson, presso il centro "Mayo Medical Center in Rochester, Minnesota e sono stati ormai scongiurati i rischi di eventuali effetti nocivi o tossici;

- che l’esito positivo della progressione della sperimentazione di questo farmaco ha suscitato l'interesse e l’approvazione di autorevoli scienziati di tutto il mondo Rohert G. Miller pubblicati sulla rivista scientifica del California Pacific Medical Center; dr. Marko B. Lens pubblicati sulla rivista neurologica americana, Neurology Prof. Umberto Veronesi che ne affermò esplicitamente l’efficacia nella cura della SLA, in qualità di Ministro della Salute, nel corso di una interrogazione-parlamentare (23/10/2000);

- che nel bollettino d’informazione sui farmaci dell’ “AIFA”, Agenzia Italiana del Farmaco, è stata pubblicata una metanalisi dei due principali studi, dove è emerso che il numero dei pazienti arruolati alla somministrazione del farmaco, la lunghezza del follow up oltre che la valutazione di reclutamento siano state condotte in maniera differente tra i due studi, contemplando nello studio Europeo in contrasto con quello americano, un possibile errore di valutazione iniziale;

- che tale farmaco viene somministrato dal 2000 a malati di altre patologie rare quale la sindrome di Laron;

- che in Italia, al momento attuale, per poter ottenere la molecola IGF-1 si deve, dietro prescrizione del curante, ricorrere al cosiddetto “uso compassionevole”, procedura normata dalla L. 23 dicembre 1996 n. 648 e dal successivo Decreto del Ministero della Salute dell’8 maggio 2003;

- che il Ministro della Salute ha siglato un protocollo d'intesa, nel Luglio del 2001, con le case farmaceutiche americane Chiron e Pharmacia (oggi ISMED) per la somministrazione della IGF-1 ad uso compassionevole per le malattie rare. Di conseguenza con quel protocollo il Ministero si impegnava a fornire il medicinale a coloro che fossero affetti da determinate patologie tra cui la Sindrome di Laron e la SLA;

- che, pertanto, i malati di SLA proprio per la tipologia della malattia cui sono affetti (malattia molto rara attualmente non curabile con alcun farmaco) e per l'efficacia ormai riconosciuta da gran parte del mondo scientifico dell' IGF-1 nella cura della SLA hanno diritto di ottenere dal Ministero della Salute il farmaco, ricorrendo tutti i presupposti richiesti nel summenzionato protocollo d'intesa, anche perché, non essendo ancora commercializzato i malati non avrebbero alcuna possibilità di acquistare il farmaco dalla ISMED americana;

Infine si segnala che il Senatore A.Palumbo ha presentato una Interrogazione Parlamentare rivolta al Ministro della Salute Livia Turco per chiedere la distribuzione gratuita ai malati di sclerosi laterale amiotrofica di quello che, al momento, appare l’unico farmaco in grado di rallentare il decorso della malattia e consentire migliori condizioni di vita.
Nell’aprile di quest’anno in una nota trasmissione televisiva in prima serata in seguito alla protesta di alcuni malati di SLA il ministro della salute Livio Turco si impegnava a sollecitare la fornitura del farmaco a tutti i malati che hanno vinto il ricorso presso i vari tribunali.

L’interrogazione nasce dal fatto che molti malati si sono dovuti rivolgere alla Magistratura per ottenere la fornitura di questo farmaco e coloro che hanno vinto i ricorsi lo hanno ricevuto.



PRESO ATTO:
- che dal 2002 quasi tutti i tribunali riconoscono tale diritto alla cura ai malati di SLA, condannando il Ministero della Sanità, e in via subordinata le Regioni ad erogare il farmaco IGF-1 ad uso compassionevole a tali malati i quali propongono ricorso ex art. 700 c.p.c.;

- che i tribunali che hanno riconosciuto tale diritto ai malati sono:
Tribunale di Lamezia Terme n. 17/02 - Tribunale Lamezia Terme, maggio 2002 - Tribunale Lamezia Torme del 17.10.2003 - Tribunale di Vibo Valentia del 27.05.2004 - Tribunale di Messina del 05.03.2005 - Tribunale di Messina del 05.05.2005 - Tribunale di Termini Imerese del 08.03.2006 - Tribunale di Napoli del 28.04.2006 - Tribunale di Vicenza del 17.06.2006 - Tribunale di S.M. di Capua Vetere del 03.07.2006 - Tribunale di Tivoli del 17.07.2006 - Tribunale di Cosenza del 18.07.2006 - Tribunale di Viterbo del 31.07.2006 - Tribunale di Siena del 25.08.2006 - Tribunale di Foggia del 25.08.2006 - Tribunale di Taranto del 25/08/2006 - Tribunale di Foggia del 01.09.2006 - Tribunale di Catanzaro del 11.09.2006 - Tribunale di Catanzaro del 21.09.2006 - Tribunale di Locri del 03.10.2006 - Tribunale di La Spezia del 04.10.2006 - Tribunale di Siracusa del 13.10.2006 - Tribunale di Cremona del 16.10.2006 - Tribunale di Verona del 23.10.2006 - Tribunale di La Spezia del 25.10.2006 - Tribunale di Paola del 14.11.2006 - Tribunale di Roma del 20.11.2006 - Tribunale di Siracusa del 23.11.2006 -Tribunale di Arezzo del 27.11.2006 - Tribunale di Lucca del 04.12.2006 - Tribunale di Lanusei del 09.12.2006 - Tribunale di Monza del 19.12.2006 - Tribunale di Roma del 19.12.2006 - Tribunale di Urbino del 08.02.2007.

CONSIDERATO:
- che il Ministero per la relativa copertura finanziaria si avvale, in base alla normativa vigente, delle Regioni e quindi delle ASL di competenza;

- che le lentezze burocratiche delle regioni e delle aziende sanitarie locali rischiano di vedere vanificato un diritto (quello alla salute dei malati) nonostante le sentenze da parte dei tribunali a fornire il farmaco IGF-1;

- che recentemente si è pronunciato anche il Tribunale di Urbino, ove il Giudice del lavoro Dott.ssa Antonella Marrone, letto il ricorso depositato da un malato di SLA di Mercatello sul Metauro in data 2 gennaio 2007; visti gli artt. 700 e 669-sexies c.p.c.; ritenuto opportuno provvedere in merito alla domanda proposta con ricorso a seguito della regolare instaurazione del contraddittorio tra le parti convocate in udienza del 23 gennaio 2007 (Ministero della Salute, ASUR Marche 2 Urbino e Regione Marche), esaminati gli atti del procedimento cautelare n.3/07 anche alla luce del diritto alla somministrazione di tale farmaco ad uso compassionevole ove il Ministero della Salute è stato più volte sollecitato al suo inserimento nell’elenco dei farmaci da somministrare ai malati di SLA (rif. seduta del 14 novembre 2006 n. 71. del Senato della Repubblica, con atto di sindacato ispettivo n. 3-0042 è stata presentata interrogazione parlamentare avente ad oggetto proprio la somministrazione gratuita del farmaco in esame ai pazienti affetti da SLA). Sempre il Giudice nel rilevare come la malattia rara da cui risultano affette le persone, non consente l’attesa dei tempi necessari per mero accertamento della sussistenza del diritto in via ordinaria, con sentenza del 08.02.2007 decide di ordinare al Ministero della Salute di provvedere alla somministrazione gratuita del farmaco IGF-1 a favore del malato per tutto il periodo necessario alla cura (circa 141.000,00 €. all’anno). Sentenza depositata in cancelleria il 09.02.2007.

VISTO:
- che in una nota del 31.10.2006 il Ministero della Salute comunicava di dare esecuzione a specifici provvedimenti dei Tribunali che impongono l'erogazione preventiva del IGF-1 a favore dei singoli soggetti, in tempi rapidi;

- che altri malati di SLA nella regione marche sono in procinto o hanno gia presentato ricorso al giudice per ottenere il farmaco IGF-1.

RILEVATO ALTRESI’:
- che il tribunale per i diritti dei disabili 8^ sessione Roma 29.05.2004 relatore segretario generale ANFFAS Onlus rivelano il fatto di un malato affetto da SLA che rischia di morire perché gli enti pubblici alleggiandosi le responsabilità gli negano l’IGF-1 a seguito di condanna del Ministero alla fornitura del farmaco da parte del tribunale. Il quale dichiara di dovere solo rilasciare il nulla osta all’importazione mentre il carico economico è di pertinenza della regione e della ASL. e da questi enti non arriva risposta tanto che lo stato di salute del malato risulta fortemente compromesso a causa del ritardo.

CONSIDERATO ALTRESI’:
- che nella fattispecie appaiono sussistere tutti i presupposti fondati sul diritto, costituzionalmente garantito;
- che il “fumus” è altresì fondato sul protocollo d'intesa che rappresenta una vera e propria "corsia preferenziale" per l'accesso al prezioso costoso medicinale fornita dal Ministero anche ai malati di SLA per assicurare una cura diversamente non accessibile per la carenza di prodotto sul mercato e per il costo inaccessibile ai malati;

- che il "periculum in mora" è evidente considerando che il lasso di tempo necessario per la fornitura del farmaco, stante la gravità e la progressività della malattia, dovrebbe essere molto breve tenuto conto che un ritardo potrebbe comportare un aggravamento delle condizioni di salute dei malati di SLA tanto da risultare fatale, quando invece l'IGF-1 rappresenta oggi concretamente l'unica speranza di sopravvivenza;

- che il diritto alla salute, in quanto diritto assoluto dell'individuo, sancito direttamente dalla Costituzione, impone piena ed esaustiva tutela in via di giurisdizione ordinaria.

RILEVATO INFINE:
- che il diritto alla salute non può essere oggetto di raccomandazioni come nel caso di un malato di Maranello (notizia apparsa lo scorso 20 agosto 2006 su Il Resto del Carlino a firma di Grazia Franchini) che grazie all'attenzione del presidente del Consiglio, che si è interessato a tempo di record del suo caso, in 4 giorni dal ministero della Salute è arrivato il parere favorevole all'importazione dell' IGF-1.
Che anche in questa vicenda le lungaggini burocratiche e i divieti a livello ministeriale sono scomparsi per effetto dell’interessamento personale del Presidente del Consiglio Romano Prodi, così che il farmaco IGF-1 è stato recapitato al medico curante del malato nel giro di pochi giorni, nonostante il tribunale avesse negato il diritto al malato;

- che ci sono malati in tutta Italia che devono ricorrere ai tribunali ed attendere mesi per vedersi riconoscere un diritto nonostante l’espressione favorevole nei loro confronti da parte dei tribunali stessi;

- che molte regioni si stanno attivando andando incontro ai malati, come ultima in ordine di tempo la Regione Toscana che ha recentemente comunicato che il Servizio sanitario toscano importerà, dagli Stati Uniti, un farmaco sperimentale per fornirlo ai malati di Sclerosi laterale amiotrofica, a cui la magistratura ha riconosciuto il diritto alla fornitura gratuita.
Lo ha deciso l'assessore regionale per il diritto alla salute, Enrico Rossi, che ha così posto fine ad un prolungato iter che ha coinvolto anche il Ministero della salute.
L'assessore ha già scritto ai direttori generali delle Asl di Pisa, Arezzo, Firenze, Viareggio e Grosseto precisando i termini della fornitura.
Il Consiglio Regionale delle Marche impegna la Giunta nelle persone del Presidente e dell’Assessore alla Sanità ad attivarsi nel più breve tempo possibile al fine di fornire il farmaco IGF-1-bp3 a tutti i malati che hanno vinto e che vinceranno il ricorso nei confronti del Ministero della Salute e della Regione Marche, e di estendere la fornitura a tutti i malati che ne facciano richiesta, previa prescrizione del farmaco da parte di medici , senza passare per i tribunali poiché il diritto alla salute, in quanto diritto assoluto dell'individuo è sancito direttamente dalla costituzione ed impone piena ed esaustiva tutela nei confronti dei malati da parte delle istituzioni preposte.

PREMESSO questo:
chiedo sia concessa la fornitura del farmaco IGF-1 BP3, 2 fiale 36 mg in 0,6 ml e n° 363 fiale 45 mg in 0,75 ml, con necessità di proseguire il trattamento per tutta la durata della malattia della alla Sig.ra Nadia Masnata affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica e che il suo diritto di curarsi e la sua speranza siano accolte da questo tribunale , in quanto la sua patologia la condurrà inesorabilmente alla morte in breve tempo.
Alla luce dei risultati degli studi attuali e data la tollerabilità e l’assenza di effetti collaterali importanti, il farmaco IGF-1 potrebbe rallentare notevolmente il decorso della malattia, come documentato da vari studi clinici sperimentali di fase 1, di fase 2
- Neurology, 1997 Dec; 1621 – 30, The North America ALS/IGF-1 study group
- Neurol Res 2005 Oct; 27 (7): 768-72
e da quelli di fase 3 di cui si stanno attendendo le conclusioni, dai quali emergerebbero alcuni riscontri obiettivi positivi sui pazienti trattati.
Si sottolinea che in letteratura l’unico studio che non ha rilevato conclusioni positive ( Neurology 1998; 51: 583-586), ha reclutato 124 pazienti trattati con 0,10 mg/kg/d e un gruppo di controllo solo di 59 pazienti, a differenza di quello americano dove il gruppo trattato era omogeneo con il gruppo di controllo, inoltre riscontrando, come dichiarato nello studio stesso, un errore di reclutamento dei pazienti e una percentuale pari al 48% di pazienti che non hanno concluso lo studio sui quali non sono disponibili dati per ulteriori approfondimenti e che potrebbero dar luogo a notevoli perdite di informazioni.

Anonimo ha detto...

IGF-1 nella terapia contro la SLA, parere negativo
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
29/10/2007 11.26.00



Il Consiglio Superiore di Sanità, sulla base dei risultati ad oggi disponibili, ha dato parere non favorevole al trattamento dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) con il farmaco IGF-1 o con il farmaco complesso IGF-1/IGF-BP3, neanche nel caso in cui si tratti di pazienti che non rispondono alla terapia con riluzolo. La Direzione generale del Ministero aveva chiesto al CSS di “procedere ad una approfondita e aggiornata valutazione degli eventuali benefici che, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, si potrebbero attendere dall’impiego dei due farmaci nel trattamento della SLA a fronte dei rischi, sia direttamente legati all’assunzione di tali prodotti, sia correlabili al mancato ricorso a possibili terapie alternative con il medicinale regolarmente registrato”. Il CSS si è, comunque, riservato di riesaminare la problematica alla luce dei risultati definitivi dello studio clinico attualmente in corso negli Stati Uniti.

A conclusione del suo parere, il Consiglio Superiore di Sanità ha affermato di ritenere:
• che, sulla base dei risultati degli studi ad oggi disponibili, non sia giustificato il trattamento dei pazienti affetti da SLA con i farmaci IGF-1 ed IGF-1/IGF-BP3;
• che, per le stesse motivazioni, non sia giustificato il ricorso a tali farmaci per il trattamento dei pazienti affetti da SLA che non rispondono alla terapia con riluzolo;
• che le risorse attualmente impegnate per trattare pazienti affetti da SLA con tali farmaci possano essere più utilmente finalizzate per assicurare ai pazienti stessi interventi la cui efficacia sia comprovata da adeguate evidenze scientifiche;
• che, anche sotto il profilo normativo, non sussistano le condizioni per trattare la SLA con tali farmaci.

A originare il problema la tendenza crescente dei pazienti a rivolgersi alla magistratura per ottenere il farmaco. In un anno, circa 95 (su un centinaio di ricorsi) le sentenze di tribunali che hanno disposto l'immediata erogazione gratuita della cura. In una intervista al quotidiano Corriere della Sera Maria Antonietta Coscioni, moglie di Luca Coscioni, attiva nel Comitato che porta il nome del marito, ha dichiarato: "La lotta ad una malattia senza speranza deve avvenire sul piano fisico, psicologico e della qualità della vita. C'è molto disagio, i pazienti vogliono sperimentare farmaci, come succede negli Usa. Non possono aspettare. Serve informazione. Il ministero deve affrontare questa realtà con chiarezza, c'è un profondo senso di disagio nelle famiglie. Di fronte a mancanza di risposte c'è chi vuole tentare". Sempre sul Corriere della Sera il neurologo Cesare Iani, direttore dell'Unità di neurologia al Sant'Eugenio di Roma, afferma: "Oltre che inutile, il farmaco è pericoloso perché alti livelli di Ige possono determinare forti aritmie. È già stato segnalato un episodio di morte improvvisa. Le sperimentazioni finora condotte hanno dimostrato che l'efficacia del trattamento è uguale a quella del placebo. Sono convinto su basi scientifiche ed etiche che l'Igf1 non va somministrato".

Bibliografia. Ufficio stampa Ministero della Salute 2007.

Anonimo ha detto...

Sla: sul medicinale IGF-1 le precisazioni del ministero della salute
Il Ministero della salute ha diffuso un comunicato per fronteggiare la valanga di richieste arrivate dai cittadini per ottenere il medicinale IGF-1, farmaco usato al momento negli Stati Uniti per il trattamento della Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica. Il medicinale, secondo quanto precisato dal ministero, non è al momento in commercio in Italia, in nessun Paese europeo e nessuna domanda di commercializzazione, ad oggi, è stata presentata all'Agenzia Italiana del Farmaco. L'IGF-1, aggiunge la nota, è in vendita esclusivamente negli Stati Uniti ed è autorizzato per una malattia rara da malaccrescimento nel bambino (sindrome di Laron) ma non è autorizzato per la Sla.

Il ministero sta, nel frattempo, dando esecuzione a specifici provvedimenti dei Tribunali che impongono l'erogazione preventiva del IGF-1 a favore dei singoli soggetti . "Al fine di affrontare responsabilmente il problema sul piano generale, senza creare aspettative non dimostrabili - conclude la nota- si è comunque deciso di avviare, di intesa tra il Ministero, l'Aifa e l'Iss, uno studio clinico che possa verificare la reale efficacia del IGF-1 e il suo profilo di beneficio-rischio nei pazienti affetti da SLA, in confronto con il trattamento farmacologico oggi disponibile e rimborsato (Riluzolo - Rilutek®)".

Anonimo ha detto...

Sanità: dall’Ulivo una proposta per un farmaco gratuito per malati Sla
Aiutare i malati di Sclerosi laterale amiotrofica dando loro, gratuitamente, “il farmaco in grado di rallentare l’evoluzione della malattia e di migliorare la qualità della vita”. La proposta è del senatore dell’Ulivo, Nello Palumbo, che ha rivolto un appello al ministro della Sanità, Livia Turco, attraverso un’interrogazione parlamentare. “Esistono in Italia molti casi di persone affette dalla Sclerosi laterale amiotrofica, la stessa malattia che ha portato alla morte Giovanni Nuvoli - sottolinea Palumbo – Attualmente esiste un solo farmaco, il cui principio attivo, (la molecola rhIGF-1/rhIGF-1BP3) è in grado di rallentare significativamente l’evoluzione della malattia e di migliorare sensibilmente la qualità della vita tanto da rappresentare, al momento, la cura più appropriata per affrontare questo terribile male”. “Il farmaco è scarsamente reperibile sul mercato mondiale, in quanto è prodotto da pochissime case farmaceutiche e richiede, trattandosi di biotecnologie, costi molto elevati e tempi lunghi - spiega Nello Palumbo – L’Agenzia Italiana del Farmaco sostiene che non vi sono i presupposti per fornire gratuitamente, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, i farmaci indicati. Ma molti pazienti, rivolgersi alla magistratura hanno avuto riconosciuto il diritto alla somministrazione gratuita ad uso compassionevole del farmaco”. Palumbo chiede al ministro Turco “se non sia il caso di adottare un provvedimento nazionale per la fornitura gratuita del farmaco a tutti i soggetti affetti da Sla che ne facciano richiesta, per dare attuazione al diritto alla salute garantito dalla Costituzione”. Fonte: ANSA 26 luglio 2007
Francesco Demofonti

Anonimo ha detto...

Autorizzato distribuzione gratuita farmaco anti SlaAi malati marchigiani che hanno vinto i ricorsiANCONA - L'assessore alla sanita' delle Marche Almerino Mezzolani ha autorizzato lo scorso 7 giugno la distribuzione gratuita del farmaco Rh-IGF-1. Si tratta della Somatomedina C, che e' valida per contrastare la sclerosi laterale amniotrofica. La distribuzione gratuita - e' stata autorizzata per i malati marchigiani che hanno vinto i ricorsi presentati in tal senso alla magistratura. Lo afferma - in una nota - il consigliere regionale di An Gianfranco D'Anna, che aveva presentato una mozione sul tema

Unknown ha detto...

SCUSATE MA AD OGGI COSA SAPPIAMO IN PIù DI QUESTO FARMACO??? HO BISOGNO DI SAPER. MIO PADRE è UN MALATO DI SLA.
GRAZIE