giovedì 24 settembre 2020

Durante l'ultimo anno, nonostante negli ultimi sei mesi anche il mondo della ricerca sia stato travolto dalla pandemia da Covid-19, si sono accese grandi speranze per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) "Sono stati pubblicati numerosi studi sperimentali - afferma Andrea Calvo, coordinatore del Gruppo di Studio Malattie del Motoneurone della Sin e docente del Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini Università degli Studi di Torino AOU Città della Salute e della Scienza di Torino - di cui due sono usciti sul New England Jourmal of Medicine, la più prestigiosa rivista scientifica in campo medico: il primo è inerente ai risultati della fase 1-2 della sperimentazione sui pazienti affetti da Sla con mutazione genetica del gene SOD1 con gli Oligonucleotidi Antisenso (ASO), cioè brevi molecole a singolo filamento di DNA complementari a una specifica sequenza. L'ASO, legandosi a una specifica molecola di mRNA ne blocca la traduzione, impedendo la sintesi della proteina mutata. È in corso la fase 3, che coinvolge, tra i vari centri nel mondo, anche il CRESLA di Torino. Analoga sperimentazione è in corso per le forme con mutazione C9ORF72. Si tratta, quindi, di risultati sulle mutazioni genetiche più frequenti nella Sla che giustificano una concreta speranza". Il secondo lavoro riguarda uno studio americano su un'associazione di due molecole, il fenilbutirrato e l'acido taurodesossicolico. "Questo studio - commenta Gioacchino Tedeschi, presidente della Sin - ha dimostrato un rallentamento significativo della progressione di malattia nei pazienti in trattamento rispetto al gruppo di controllo sottoposto a placebo. Inoltre, a breve partira' uno studio confermativo di fase 3. È in corso da un anno anche uno studio multicentrico europeo coordinato dall'Italia per valutare l'efficacia dell'acido taurodesossicolico nella Sla". ARTICOLI CORRELATI Il malato di Sla che pilota il drone con la mente Grazie a un innovativo software, una persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica ha guidato il velivolo utilizzando lo sguardo e il pensiero. L'esperimento, primo in Italia, nel poligono del Salto di Quirra, in Sardegna A uccidere Anastasi è stata la Sla La "stronza" chiamava Stefano Borgonovo, la prima vittima a far luce su una malattia che, statisticamente, colpisce i calciatori più di qualunque altra categoria I calciatori hanno un rischio raddoppiato di ammalarsi di SLA L'ultimo a morire di Sclerosi laterale amiotrofica è l'ex difensore Giovanni Bertini. Prima di lui la malattia aveva colpito, tra gli altri, Marco Sguaitzer, Gianluca Signorini, Stefano Borgonovo È morto Giovanni Bertini, il calciatore era affetto da SLA L'ex difensore giallorosso aveva 68 anni. Tre anni fa la terribile diagnosi

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