giovedì 2 marzo 2017

Sulla rivista Oncology Research i risultati di uno studio oncologico dimostra che una miscela di sostanze estratte dall'embrione di un pesce tropicale, lo Zebrafish , ha mostrato buoni effetti contro alcuni tumori ma anche contro malattie
neurodegenerative come la SLA. 
L’embrione, almeno in certi momenti ben precisi del suo sviluppo, produce una serie di proteine che sembrano in grado di bloccare le cellule staminali “cattive” responsabili di alcune forme di tumore, spingendole a differenziarsi in una forma non pericolosa. La scoperta, che apre le porte a un innovativo approccio terapeutico, arriva dopo oltre vent’anni di ricerche eseguite da Pier Mario Biava , un medico del lavoro (è primario all’ospedale di Sesto San Giovanni, vicino a Milano) prestato all’oncologia.


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