giovedì 3 dicembre 2015

Approda sulla rivista Nature l’“ira” dei ricercatori italiani per l’assegnazione senza bando, prevista nella legge di Stabilità, di 3 milioni alla sperimentazione clinica di fase II della terapia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) condotta da Angelo Vescovi. I fondi sono gli stessi un tempo previsti per Stamina. I politici italiani “hanno acceso la collera” dei ricercatori, che chiedono di modificare l’emendamento, scrive la rivista.

‘’Per troppi ricercatori italiani l’idea che alcuni progetti vengano finanziati a seconda del capriccio dei politici è purtroppo tristemente familiare”, scrive Nature, che ricorda quanto accadeva proprio un anno fa con la vicenda Stamina. Nel caso delle ricerche condotte dal gruppo di Vescovi sulla Sla, precisa la rivista, “non c’è alcuna traccia di illeciti”: la questione riguarda il modo in cui i fondi sono stati assegnati.


 

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Approda sulla rivista Nature l’“ira” dei ricercatori italiani per l’assegnazione senza bando, prevista nella legge di Stabilità, di 3 milioni alla sperimentazione clinica di fase II della terapia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) condotta da Angelo Vescovi. I fondi sono gli stessi un tempo previsti per Stamina. I politici italiani “hanno acceso la collera” dei ricercatori, che chiedono di modificare l’emendamento, scrive la rivista.

‘’Per troppi ricercatori italiani l’idea che alcuni progetti vengano finanziati a seconda del capriccio dei politici è purtroppo tristemente familiare”, scrive Nature, che ricorda quanto accadeva proprio un anno fa con la vicenda Stamina. Nel caso delle ricerche condotte dal gruppo di Vescovi sulla Sla, precisa la rivista, “non c’è alcuna traccia di illeciti”: la questione riguarda il modo in cui i fondi sono stati assegnati.

“I politici italiani possono essere attratti da un progetto e decidere di finanziarlo”, osserva su Nature Marino Zerial, direttore dell’Istituto Max Planck di Biologia Molecolare a Dresda. Zerial è fra i 29 ricercatori che nei giorni scorsi hanno pubblicato un appello per modificare l’emendamento. “In quale altro Paese assistiamo a qualcosa di simile?”, si chiede Zerial. Eppure, rileva Nature, dopo la vicenda Stamina la Corte Costituzionale aveva stabilito che i finanziamenti pubblici per la ricerca non avrebbero dovuto essere assegnati “per semplice discrezione politica del legislatore”. Ma l’emendamento della legge di Stabilità 2016 stabilisce criteri tali che ‘’degli 11 protocolli di sperimentazione approvati in Italia, solo uno li soddisfa”, osserva su Nature Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri di Bergamo.

Non è della stessa idea il senatore Giorgio Santini, che ha proposto l’emendamento, che a Nature ha detto che il testo è proceduralmente corretto e che, una volta diventato legge, potrà aiutare persone malate. No comment, invece, da parte di Vescovi, che rileva come Santini abbia assitito alla presentazione dei risultati della sperimentazione di fase I, in un incontro pubblico avvenuto a Roma lo scorso 29 settembre.

Ancora una volta Nature rileva che sia ricercatori, sia le associazioni di pazienti (come La Fondazione Italiana Sclerosi Multipla di Genova, o l’Associazione Italiana Corea di Huntington di Milano) che chiedono di modificare l’emendamento sottolineano che non è in questione a correttezza scientifica del lavoro di Vescovi: “scarse risorse dovrebbero essere assegnate sulla base delle regole della più assoluta trasparenza”.