mercoledì 16 aprile 2014

 Usala scrive a Renzi:

 sciopero totale della fame

 Sciopero totale della fame dei malati davanti al ministero dell’Economia a Roma: lo annuncia Salvatore Usala, malato di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e segretario del Comitato 16 Novembre Onlus. Dal suo letto di Monserrato (Cagliari) ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai ministri della Salute, dell'Economia e delle Politiche sociali, anticipando che dal prossimo 6 maggio i malati daranno vita a Roma, alle 10.30 in via XX settembre, a una nuova azione di protesta con presidio e sciopero totale della fame.

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Sciopero totale della fame dei malati davanti al ministero dell’Economia a Roma: lo annuncia Salvatore Usala, malato di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e segretario del Comitato 16 Novembre Onlus. Dal suo letto di Monserrato (Cagliari) ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai ministri della Salute, dell'Economia e delle Politiche sociali, anticipando che dal prossimo 6 maggio i malati daranno vita a Roma, alle 10.30 in via XX settembre, a una nuova azione di protesta con presidio e sciopero totale della fame.

I malati, inoltre, sono pronti a non ricaricare i respiratori se non verranno ricevuti e se non si darà il via a un tavolo interministeriale sul Piano per le non autosufficienze.

Il tempo è scaduto: in marzo Usala aveva chiesto che entro il 15 aprile il governo incontrasse i rappresentanti dei malati ma la convocazione non è arrivata né «Renzi ha mai nominato i disabili». Il Comitato ha proposto anche il progetto «Restare a casa» che consente «risparmi per 2.250 milioni in tre anni e pone i disabili davanti a una assistenza umana, in mezzo alla famiglia - ha spiegato Usala - ma aspettiamo ancora una risposta».

«Chiediamo al Governo e alla maggioranza - ha aggiunto Usala - tre cose: convocazione tavolo interministeriale, allargato a regioni e associazioni, per la predisposizione di un Piano nazionale per le non autosufficienze; lo sblocco del Fondo nazionale per la non autosufficienza 2014 con ripartizione alle regioni; e rivedere urgentemente la riforma dell'Isee che rischia di penalizzare persone con disabilità e loro familiari».

«Visto il vostro assordante silenzio ci costringete ad una ulteriore lotta estrema - ha concluso Usala - sapete benissimo che rischiamo la vita, ma non abbiamo paura della morte, noi lottiamo per la dignità, la speranza e la passione. Il 6 maggio saremo a Roma. Sarà una bella propaganda per le elezioni europee».