lunedì 16 agosto 2010


L' FDA DA' IL VIA LIBERA AGLI
ESPERIEMNTI SULL'UOMO
CON CELLULE STAMINALI EMBRIONALI

2 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

I primi test clinici sull'uomo di cellule staminali derivate da embrioni stanno per cominciare. La Food and Drug Administration, l'agenzia federale americana che si occupa di farmaci, ha tolto gli ultimi ostacoli agli esperimenti che erano stati autorizzati e poi fermati nel 2009 per motivi di sicurezza.
I test saranno condotti dalla Geron Corporation con l'Universita' della California a Irvine in alcuni pazienti con danni al midollo spinale.
La Fda aveva autorizzato questo tipo di test gia' nel gennaio 2009 con una decisione che era stata giudicata una pietra miliare nel dibattito sulle staminali. Tuttavia, poco prima che iniziassero le prove cliniche, gli studi vennero sospesi perche' vennero scoperte delle cisti nei topi ai quali erano stati iniettate le cellule. Da allora la Geron ha sviluppato altri metodi e messo a punto una tecnica migliore per rendere piu' pure le nuove cellule.
La Geron ha annunciato oggi in un comunicato che la Fda ha revocato il bando. 'Se funziona sara' una rivoluzione', ha dichiarato Richard Fessler, professore di chirurgia neurologica alla Northwestern University, una delle universita' coinvolte nella ricerca. Le staminali embrionali possono trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula dell'organismo ma sono controverse perche' la loro creazione comporta la distruzione di embrioni umani.
La Geron e' una societa' all'avanguardia nel campo della ricerca sulle staminali: detiene alcuni diritti di brevetto sul loro uso anche perche' fu nei suoi laboratori che vennero isolate alla fine degli anni Novanta le prime cellule derivate da embrioni.
Nell'esperimento in questione le staminali vengono trasformate in precursori di cellule di supporto neurale noti come oligodendrociti che saranno iniettati nel midollo spinale sul luogo della lesione. La speranza - scrive il New York Times che da' notizia del via ai test - e' che le cellule iniettate riparino l'isolamento, noto come mielina, attorno alle cellule nervose, ripristinando la capacita' di alcuni nervi di portare segnali.
Il primo esperimento verra' condotto su un numero limitato di pazienti e mira in primo luogo a verificare la sicurezza dell'uso delle cellule. Ci vorranno anni prima che la terapia sara' pronta a entrare nei protocolli di cura sempre che ne venga dimostrata l'efficacia.

Fabio e Fabrizio ha detto...

La notizia del via libera e' stata accolta con molto interesse, ma anche con estrema cautela, dagli esperti italiani che lavorano sulle cellule staminali embrionali. La perplessita' maggiore deriva dalle scarse informazioni disponibili sull'intervento autorizzato oggi dalla Fda.
'Di questo test pochissimo o niente e' di dominio pubblico', ha detto la direttrice del Laboratorio cellule staminali dell'universita' di Milano, Elena Cattaneo.
'Certamente la notizia e' interessante, ma quando si sa cosi' poco la cautela e' d'obbligo'. Il problema, secondo Cattaneo, e' che 'sul protocollo della sperimentazione ci sono pochissime informazioni'. Quasi tutto cio' che si sa risale al gennaio scorso, quando la Geron chiese per la prima volta l'autorizzazione alla Fda, ma poi fu costretta a correggere il protocollo in seguito alla formazione di cisti nei topi nei quali le cellule erano state iniettate. 'Attualmente non e' chiaro quale ceppo di cellule saranno utilizzate, ne' con quale procedura e con quali fattori di crescita queste saranno preparate in vista del trapianto e indirizzate a diventare adulte'. C'e' anche il sospetto che possa trattarsi di cellule di vecchia generazione: 'ci chiediamo, quindi, in quali condizioni possano essere oggi. 'Sembrano informazioni di dettaglio, ma sono tutto in una sperimentazione come questa'.
Contento del via libera da parte dell'Fda, ma cauto anche Giulio Cossu, dell'universita' di Roma La Sapienza.
'Evidentemente la tumoregenicita' delle cellule embrionali utilizzate in passato e' stata superata, altrimenti la Fda non avrebbe dato l'autorizzazione'. 'Sono contento che le staminali embrionali entrino nella sperimentazione clinica, ma lo sarei ancora di piu' se fosse possibile sapere come sono stati superati i problemi'. Il timore e' che, 'se ci fosse un evento avverso, la sperimentazione potrebbe diventare un autogol. Mi auguro che prima di intraprendere questo passo siano state fatte tutte le verifiche necessarie'.

No deciso alla "creazione di embrioni umani in provetta, cioe' autentiche vite, con l'intento, sin dall'inizio, di distruggerle a fini di ricerca scientifica". E' il commento di Francesco D'Agostino bioeticista cattolico e presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica.
Difficile secondo il bioeticiasta che gli scienziati si limitino a sperimentare su embrioni abbandonati nei centri di fecondazione assistita.