Ricercatori italiani scoprono nuovo gene che causa malattia. "Più speranze per una cura"
Adriano Chiò, cha ha coordinato gruppo
di ricercatori del consorzio ITALSGEN spiega: "Il gene scoperto è
importante perché ci aiuta a capire i meccanismi con cui si scatena la
malattia, almeno nelle forme genetiche". La scoperta comunque anche per
capire meglio anche la forma non ereditaria della Sclerosi Laterale
Amiotrofica
Roma, 30 marzo 2014 - Nuove speranze nella lotta alla SLA arrivano dal nostro Paese. Ricercatori italiani hanno identificato un gene implicato nella Sclerosi Laterale Amiotrofica - Morbo di Lou Gehrig.
RispondiEliminaGli autori della ricerca, apparsa sulla copertina della rivista Nature Neuroscience, hanno scoperto e denominato Matrin3, localizzato sul cromosoma 5. Il gene è stato individuato analizzando il Dna di diverse famiglie con più membri affetti dalla malattia.
A fare questa importante scoperta è stato un gruppo di ricercatori del consorzio ITALSGEN (che riunisce 14 centri universitari e ospedalieri italiani che si sono uniti per la lotta alla SLA), coordinati da Adriano Chiò dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza e dell’Università di Torino e di Mario Sabatelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in collaborazione con il dottor Bryan Traynor dell’NIH di Bethesda - Washington.
Per lo studio sono stati esaminati 108 casi (32 italiani, raccolti dai centri SLA aderenti al consorzio). Per accertare l’assenza di mutazioni in soggetti sani, il gene Matrin3 è stato poi analizzato in circa 5190 individui sani, 1242 dei quali italiani.
‘’Il gene scoperto - spiega Adriano Chiò - è importante perché ci aiuta a capire i meccanismi con cui si scatena la malattia, almeno nelle forme genetiche, ovvero quando si presenta all’interno della stessa famiglia’’. Ma la scoperta servirà anche a far luce sulla Sla non ereditaria, che rappresenta la maggior parte dei casi, continua Chiò.