Il nuovo hospice ad Albaro
anche per i malati di Sla
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: ...AIUTIAMOCI A TROVARE IN QUESTO BUIO UNA LUCE ... CHE CHI DOVREBBE NON HA TEMPO O CORAGGIO DI ACCENDERE... VI LASCIO UNA VOCE CHE CON SACRIFICIO HO CONQUISTATO... MA QUESTO TRISTE E INCONSOLABILE PATRIMONIO E' DI OGNI MALATO ... DI OGNI FAMILIARE CHE PIANGE IN SILENZIO... DA QUANDO QUESTE TRE LETTERE SONO ENTRATE NELLA NOSTRA VITA E CHE MESSE INSIEME FORMANO UNA COSI' PROFONDA E INGIUSTA MALATTIA...
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Diciotto posti letto dei quali tredici per malati terminali e cinque per malati di Sla, ognuno in stanze singole con un letto in più per il parente che assiste. Sono i numeri dell’hospice di Albaro, inaugurato ieri mattina nell’ex Villa Salus, in via Montallegro grazie all’impegno dell Gigi Ghirotti. La struttura è stata realizzata con un investimento complessivo di 7 milioni di euro di cui 3milioni e 700mila a carico della Fondazione Carige che ha concesso in uso gratuito alla Gigi Ghirotti per i prossimi trent’anni l’edificio. Inoltre dalla Regione sono arrivati un milione e mezzo di euro e un milione e 80mila euro sono stati devoluti da un numero infinito di sostenitori dell’associazione presieduta dal professor Franco Henriquet.
L’assistenza per le persone ospitate è gratuita e sarà svolta da un’equipe dell’associazione Ghirotti di chi fanno parte numerose figure professionali altamente specializzate, anche per la terapia ai malati di Sla, sclerosi laterale amiotrofica. «Non esistono malattie incurabili, solo malattie inguaribili» ha detto Henriquet ieri all’inaugurazione della struttura che sarà operativa da gennaio. «Noi ci battiamo affinché anche chi ha una patologia che lo condurrà alla morte, possa arrivarci senza soffrire, usando anche farmaci che limitano lo stato di coscienza se necessario, oltre a togliere il dolore. Noi siamo contrari all’eutanasia che è solo una facile scorciatoia, e siamo per accompagnare ciascuno fino alla fine con la massima assistenza possibile». Ad oggi sono 42 i posti letto disponibili negli hospice genovesi, in altre due strutture: una gestita dalla Ghirotti a Bolzaneto, nell’ex Pastorino e l’altra in capo all’Ist nel padiglione Maragliano al San Martino.
Oltre al presidente della Regione, Claudio Burlando («Realizzazioni come quella che inauguriamo questa mattina sono per noi tutti perché la sofferenza fa parte della vita» ha detto) e Mino Ronzitti, presidente del consiglio regionale, erano molti ieri i politici e gli amministratori intervenuti all’inaugurazione. A benedire la struttura è stato l’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco che ha ribadito l’importanza di un’assistenza «senza scorciatoie». «Non è vero che non comprendiamo niente in queste situazioni - ha detto Bagnasco - è vero che sentiamo sempre tutto in qualunque situazione e se sentiamo intorno a noi amore e affetto attenzione, è questa la prima terapia di cui tuti abbiamo bisogno, sani o malati».
Diciotto posti letto dei quali tredici per malati terminali e cinque per malati di Sla, ognuno in stanze singole con un letto in più per il parente che assiste. Sono i numeri dell’hospice di Albaro, inaugurato ieri mattina nell’ex Villa Salus, in via Montallegro grazie all’impegno dell Gigi Ghirotti. La struttura è stata realizzata con un investimento complessivo di 7 milioni di euro di cui 3milioni e 700mila a carico della Fondazione Carige che ha concesso in uso gratuito alla Gigi Ghirotti per i prossimi trent’anni l’edificio. Inoltre dalla Regione sono arrivati un milione e mezzo di euro e un milione e 80mila euro sono stati devoluti da un numero infinito di sostenitori dell’associazione presieduta dal professor Franco Henriquet.
L’assistenza per le persone ospitate è gratuita e sarà svolta da un’equipe dell’associazione Ghirotti di chi fanno parte numerose figure professionali altamente specializzate, anche per la terapia ai malati di Sla, sclerosi laterale amiotrofica. «Non esistono malattie incurabili, solo malattie inguaribili» ha detto Henriquet ieri all’inaugurazione della struttura che sarà operativa da gennaio. «Noi ci battiamo affinché anche chi ha una patologia che lo condurrà alla morte, possa arrivarci senza soffrire, usando anche farmaci che limitano lo stato di coscienza se necessario, oltre a togliere il dolore. Noi siamo contrari all’eutanasia che è solo una facile scorciatoia, e siamo per accompagnare ciascuno fino alla fine con la massima assistenza possibile». Ad oggi sono 42 i posti letto disponibili negli hospice genovesi, in altre due strutture: una gestita dalla Ghirotti a Bolzaneto, nell’ex Pastorino e l’altra in capo all’Ist nel padiglione Maragliano al San Martino.
Oltre al presidente della Regione, Claudio Burlando («Realizzazioni come quella che inauguriamo questa mattina sono per noi tutti perché la sofferenza fa parte della vita» ha detto) e Mino Ronzitti, presidente del consiglio regionale, erano molti ieri i politici e gli amministratori intervenuti all’inaugurazione. A benedire la struttura è stato l’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco che ha ribadito l’importanza di un’assistenza «senza scorciatoie». «Non è vero che non comprendiamo niente in queste situazioni - ha detto Bagnasco - è vero che sentiamo sempre tutto in qualunque situazione e se sentiamo intorno a noi amore e affetto attenzione, è questa la prima terapia di cui tuti abbiamo bisogno, sani o malati».
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