giovedì 15 gennaio 2009



LOTTA ALLA SLA: NEL 2009 PRIMI TEST A TERNI
di Alberto Tomassi - Fonte: Radio Galileo - cod.158654
Il professor Angelo Vescovi coordinerà la sperimentazione

che prevede l'utilizzo di cellule staminali
Potrebbero partire entro quest'anno in Italia i primi test sull'uomo

per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla)

basati sull'uso di cellule staminali adulte prelevate da feti abortiti.


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8 commenti:

Fabio e Fabrizio ha detto...

Il professor Angelo Vescovi coordinerà la sperimentazione che prevede l'utilizzo di cellule staminali

Potrebbero partire entro il prossimo anno in Italia i primi test sull'uomo per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) basati sull'uso di cellule staminali adulte prelevate da feti abortiti.

Lo ha detto oggi a Roma il biologo cellulare Angelo Vescovi, dell'Università Bicocca e dell'ospedale Niguarda di Milano e direttore della Banca di cellule staminali cerebrali di Terni, nel convegno sulla Sla organizzato presso l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) dall'associazione Neurothon per la ricerca sulle malattie neurodegenerative.

Testimone d'eccezione dell'incontro l'attore Raul Bova. ''Ho la forte speranza che la sperimentazione possa partire entro il 2009'', ha detto Vescovi.

"La speranza - ha aggiunto - è di riuscire a recuperare i ritardi accumulati finora, che hanno comportato costi imprevisti valutati in circa 300.000 euro e che hanno portato la spesa complessiva della sperimentazione a circa due milioni di euro (1,6 dei quali già disponibili)".

Il test, in fase uno, è previsto su dieci pazienti e avverrà a Terni, in modo che gli interventi avvengano vicino alla banca delle staminali cerebrali. Sarà condotto in collaborazione con i due centri milanesi nei quali lavora Vescovi e l'università di Padova.

L'intervento consiste nell'iniettare le cellule cerebrali fetali nel midollo spinale dei pazienti con iniezioni multiple fatte con sottilissimi aghi.

''A un anno dall'intervento - ha concluso Angelo Vescovi - ci aspettiamo di vedere i primi risultati''.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Potrebbero partire entro il prossimo anno in Italia i primi test sull’uomo per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) basati sull’uso di cellule staminali adulte prelevate da feti abortiti. E’ quanto ha dichiarato ieri a Roma il biologo cellulare Angelo Vescovi, dell’università Bicocca e dell’ospedale Niguarda di Milano e direttore della Banca di cellule staminali cerebrali di Terni, nel convegno sulla Sla organizzato presso l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) dall’associazione Neurothon per la ricerca sulle malattie neurodegenerative. Testimone d’eccezione dell’incontro l’attore Raoul Bova. ‘Ho la forte speranza che la sperimentazione possa partire entro il 2009’, ha detto Vescovi. La speranza, ha aggiunto, è di riuscire a recuperare i ritardi accumulati finora, che hanno comportato costi imprevisti valutati in circa 300.000 euro e che hanno portato la spesa complessiva della sperimentazione a circa due milioni di euro (1,6 dei quali già disponibili). Il test, in fase uno, è previsto su dieci pazienti e molto probabilmente avverrà a Terni, in modo che gli interventi avvengano vicino alla banca delle staminali cerebrali, e sarà condotta in collaborazione con i due centri milanesi nei quali lavora Vescovi, e le università del Piemonte Orientale di Padova. L’intervento consiste nell’iniettare le cellule cerebrali fetali nel midollo spinale dei pazienti con iniezioni multiple fatte con sottilissimi aghi. ‘A un anno dall’intervento - ha concluso - ci aspettiamo di vedere i primi risultati’. Fonte: Ansa 02 / 12 / 2008

Fabio e Fabrizio ha detto...

Microiniezioni di cellule staminali neurali prelevate da feti abortiti, per restituire una speranza ai malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), una patologia che colpisce circa 7 mila persone in Italia e porta alla distruzione dei motoneuroni. Un nemico contro il quale oggi non esistono cure. “Speriamo di avviare il primo trial italiano di fase I entro il 2009. Già per aprile i protocolli dovrebbero essere pronti; attenderemo le necessarie autorizzazioni per iniziare a valutare la sicurezza di questo approccio sull’uomo, dopo i risultati positivi ottenuti sull’animale”. Parola di Angelo Vescovi, scienziato dell’Università Milano-Bicocca e dell’Ospedale Niguarda del capoluogo lombardo, nonché direttore della Banca di Cellule staminali cerebrali di Terni, intervenuto ieri a Roma a un workshop organizzato dall’associazione Neurothon all’Istituto superiore di sanità. La sperimentazione coinvolgerà, oltre ai due centri milanesi, anche l’Università del Piemonte Orientale, la Banca delle staminali cerebrali di Terni e l’Università di Padova. “Siamo ottimisti - dice Vescovi - Il fatto di usare cellule adulte da feti abortiti dovrebbe evitare polemiche. Sono anni che studiamo queste staminali e non ho mai visto una cavia ammalarsi di tumore dopo il trapianto. Queste cellule hanno la capacità di integrarsi e presentano notevoli potenzialità, come sottolineano anche i colleghi stranieri che le stanno studiando”.

I primi risultati del trial, che punta a stabilire la sicurezza di questo approccio e potrebbe essere una prima mondiale, “arriveranno nel 2010 - avverte Letizia Mazzini, neurologo del centro Sla dell’Università del Piemonte Orientale - e lo studio coinvolgerà circa 20 ricercatori in questa fase”. Il progetto dovrebbe costare, alla fine, 2 milioni di euro. “Ne abbiamo già spesi circa 1 mln 350 mila, di cui 300.000 sono andati via per colpa di ritardi e lungaggine burocratiche. Abbiamo un finanziamento garantito di 1 milione e 600.000 euro, per il resto sono sicuro che il denaro si troverà”, aggiunge Vescovi. Il trapianto di cellule staminali dovrebbe essere eseguito a Terni, dice il ricercatore. “Una volta esposto il midollo spinale, con sottilissimi aghi eseguiremo iniezioni multiple di cellule su ciascun paziente. Dopodiché non resterà che restare a guardare e aspettare”. “La nostra sarà una sperimentazione chiara e limpida: non si tratta di una fuga in avanti, ma di un lavoro fatto secondo le regole. Per questo - sottolinea lo studioso - attenderemo tutte le necessarie autorizzazioni”. Le cellule saranno prelevate “da feti frutto di aborto spontaneo, destinati altrimenti all’inceneritore. Basta un prelievo per ottenere le fiale necessarie alla sperimentazione su tutti i pazienti che saranno coinvolti nel trial”.

Da:
Doctornews
Notizie di Sanità
in collaborazione
con AdnKronosSalute

Fabio e Fabrizio ha detto...

ECO DI BERGAMO
http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/Sezioni-Tematiche/La-salute/documenti/2008/12/01_sla.shtml

Sla, i primi test sull'uomo
con le staminali entro il 2009
Potrebbero partire entro il prossimo anno in Italia i primi test sull'uomo per la cura della sclerosi laterale amiotrofica, la Sla, basati sull'uso di cellule staminali. Questo è quanto annunciato da Angelo Vescovi, professore di biologia cellulare, dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell'università Bicocca e dell'Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, direttore della banca di cellule staminali cerebrali di Terni, nel corso del congresso tenutosi a Roma presso l'Istituto Superiore di Sanità ed organizzato da Neurothon Onlus-associazione per la ricerca sulle malattie neurodegenerative, in collaborazione con lo stesso Vescovi e con la dottoressa Letizia Mazzini, neurologo della clinica neurologica dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
Per la prima volta viene affrontato il problema dell'applicazione clinica delle cellule staminali. Clinici e ricercatori di tutto il mondo si sono riuniti per confrontare le proprie conoscenze e le proprie esperienze per giungere ad un passo molto importante "che tutti noi attendiamo - spiega Vescovi - e per il quale da anni stiamo lavorando: il passaggio dal laboratorio alla sperimentazione clinica che pensiamo di poter intraprendere entro il 2009, recuperando i ritardi finora accumulati". Il test, in fase uno, è previsto su dieci pazienti e molto probabilmente avverrà a Terni, in modo che gli interventi avvengano vicino alla banca delle staminali cerebrali, e sarà condotta in collaborazione con i due centri milanesi nei quali lavora Vescovi, e le università del Piemonte Orientale di Padova.
L'incontro "La ricerca sulle cellule staminali nella Sla: dal laboratorio alla sperimentazione clinica" ha visto la partecipazione di esperti, clinici e ricercatori internazionali a per confrontarsi sullo stato della ricerca e sullo sviluppo delle terapie sperimentali in grado di contrastare la Sla, che colpisce oltre 500.000 persone nel mondo e 7.000 solo in Italia.
Testimone della giornata, uno degli attori più amati del cinema italiano, Raoul Bova che ha lanciato un appello a favore della raccolta di fondi per il sostegno della ricerca. "Credo nella ricerca e nei ricercatori, a cui voglio dare tutto il mio sostegno - ha detto Raoul Bova - Mi sento vicino ai malati, perché ho amici e persone care colpite da malattie neurodegenerative, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica, il Parkinson e l'Alzheimer, che possono colpire inaspettatamente da un momento all'altro e questa è una cosa che impressiona".

(01/12/2008)

Fabio e Fabrizio ha detto...

http://www.wlavita.org/07_newsedeventi/altrenotizie/dvd-sul-convegno-internazionale-sulle-cellule-staminali.html

04/12/2008
DVD sul Convegno internazionale sulle cellule staminali
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il nuovo sito di AssiSLA Onlus

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RAI news 24 ospita Viva la Vita

Viva la Vita Onlus ha ripreso l'intero convegno internazionale sulle cellule staminali "La ricerca sulle cellule staminali nella sclerosi laterale amiotrofica: dal laboratorio alla sperimentazione clinica", svoltosi a Roma il primo dicembre 2008 ed organizzato da Neurothon.
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Il workshop ha visto la partecipazione di autorevolissimi neurologi, neuroscenziati e neurochirurghi italiani e stranieri. Lo scopo del workshop era quello di definire lo stato dell'arte sulle cellule staminali e di presentare il prossimo trial del prof. Vescovi sui malati di SLA.
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Potrebbero partire entro il prossimo anno in Italia i primi test sull'uomo per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica basati sull'uso di cellule staminali adulte prelevate da feti abortiti.
Il test, in fase uno, è previsto su dieci pazienti e avverrà a Terni, in modo che gli interventi avvengano vicino alla banca delle staminali cerebrali. Sarà condotto in collaborazione con i due centri milanesi nei quali lavora Vescovi e l'università di Padova. L'intervento consiste nell'iniettare le cellule cerebrali fetali nel midollo spinale dei pazienti con iniezioni multiple.
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Dalle riprese del convegno verrà realizzato un DVD divulgativo e sottotitolato in italiano per consentire a chiunque ne faccia richiesta di poter essere adeguatamente informato sullo stato dell'arte della ricerca nel campo dei trapianti di cellule staminali.
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Si rimanda ad ulteriori comunicati.

Fabio e Fabrizio ha detto...

Tecnoscienze
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Testimone della giornata l'attore Raoul Bova
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Roma - "Potrebbero partire entro il prossimo anno in Italia i primi test sull'uomo per la cura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) basati sull'uso di cellule staminali". Questo è quanto annunciato da Angelo Vescovi, Professore di Biologia Cellulare, Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell'Università Bicocca e dell'Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, Direttore della Banca di Cellule Staminali Cerebrali di Terni, nel corso del congresso tenutosi oggi a Roma presso l'Istituto Superiore di Sanità ed organizzato da Neurothon Onlus - Associazione per la Ricerca sulle Malattie Neurodegenerative - in collaborazione con lo stesso prof. Vescovi e con la dottoressa Letizia Mazzini, neurologo della Clinica Neurologica, Centro SLA, dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Ospedale Maggiore della Carità di Novara.

L'incontro, dal titolo “La ricerca sulle cellule staminali nella SLA: dal laboratorio alla sperimentazione clinica” ha visto la partecipazione di esperti, clinici e ricercatori internazionali a per confrontarsi sullo stato della ricerca e sullo sviluppo delle terapie sperimentali in grado di contrastare la SLA, che colpisce oltre 500.000 persone nel mondo e 7.000 solo in Italia.

Testimone della giornata, uno degli attori più amati del cinema italiano, Raoul Bova che ha lanciato un vero e proprio appello a favore della raccolta di fondi per il sostegno della ricerca. “Credo nella ricerca e nei ricercatori, a cui voglio dare tutto il mio sostegno – ha detto Raoul Bova - Mi sento vicino ai malati, perché ho amici e persone care colpite da malattie neurodegenerative, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica, il Parkinson e l'Alzheimer, che possono colpire inaspettatamente da un momento all'altro e questa è una cosa che impressiona".

L'incontro di oggi segna un momento importantissimo per la ricerca sulle cellule staminali in Italia. “Per la prima volta – ha commentato Angelo Vescovi – viene affrontato il problema dell'applicazione clinica delle cellule staminali. Clinici e ricercatori di tutto il mondo si sono riunti per confrontare le proprie conoscenze e le proprie esperienze per giungere ad un passo molto importante che tutti noi attendiamo e per il quale da anni stiamo lavorando: il passaggio dal laboratorio alla sperimentazione clinica che pensiamo di poter intraprendere entro il 2009, recuperando i ritardi finora accumulati”. Il test, in fase uno, è previsto su dieci pazienti e molto probabilmente avverrà a Terni, in modo che gli interventi avvengano vicino alla banca delle staminali cerebrali, e sarà condotta in collaborazione con i due centri milanesi nei quali lavora Vescovi, e le università del Piemonte Orientale di Padova.

“Questo confronto internazionale – ha concluso Vescovi - è la dimostrazione concreta che la ricerca italiana, con tutte le sue difficoltà economiche, organizzative e strutturali, è ancora in grado di progredire grazie all'entusiasmo dei numerosi ricercatori presenti qui oggi”.

Anche per Letizia Mazzini “l'incontro di oggi è di estrema importanza, in vista della possibilità di portare la sperimentazione clinica sull'uomo”.

“Il trial clinico è ovviamente solo la prima fase della sperimentazione – precisa la dottoressa Mazzini – e mira a verificare l'applicabilità di questa metodologia in vista di future sperimentazioni su più larga scala”.

A sostegno della ricerca Raoul Bova ha infine annunciato che a gennaio la Fondazione Capitano Ultimo, di cui è presidente, organizzerà a Novara una partita di calcio a favore della ricerca sulla SLA. “Spero che la crisi attuale non pesi sulla ricerca - ha concluso Bova - che ha bisogno di finanziamenti ma anche di cervelli, risorse da tutelare, perché tante persone aspettano con speranza i risultati del loro lavoro. Diffondiamo un virus positivo fra la gente. Facciamo in modo che l'impegno di questi eroi normali non sia vanificato da problemi di ordine economico e burocratico".

Fabio e Fabrizio ha detto...

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Il trapianto ha allungato, sia pure di poco, la sopravvivenza degli animali così trattati APPROFONDIMENTISLA familiare: nei mitocondri una proteina tossica

Biomarcatori per la sclerosi laterale amiotrofica
Ricercatori della Johns Hopkins University hanno dimostrato che il trapianto di cellule staminali umane nel midollo spinale di topi appartenenti a un ceppo mutante che sviluppa l’analogo murino della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) ha ritardato lo sviluppo dei danni tipici della malattia e condotto a un leggero prolungamento della vita degli esemplari così trattati. Come riferiscono in un articolo sull’ultimo numero della rivista Transplantation, le cellule trapiantate si sono sviluppate in cellule nervose stabilendo sostanziali connessioni con i nervi esistenti e non sono degenerate. “Siamo stati estremamente sorpresi dal fatto che le cellule staminali trapiantate non siano state influenzate negativamente dalla degenerazione che colpiva le cellule circostanti” ha dichiarato Vassilis Koliatsos, uno degli autori della ricerca. Alla fine tutti i topi sono morti di sclerosi laterale amiotrofica, ma Koliatsos – sottolineando che la scoperta è ben lungi dall’avere prospettive di applicazione terapeutica a breve scadenza – ritiene che questi esperimenti abbiano fornito la dimostrazione “in linea di principio” della possibilità di un più vasto trapianto di cellule staminali che, interessando l’intera lunghezza del midollo spinale, possa condurre a un allungamento della speranza di vita.

simon ha detto...

CARI SIGNORI MI MERAVIGLIO CHE CI SIA GENTE CHE CREDE ANCORA ALLE FAVOLE CHE IL PROFESSORE CI VA RACCONTANDO DA 13 ANNI E PIU'...SONO ORMAI TROPPI ANNI CHE CI PRENDE IN GIRO CON I SUOI PROCLAMI E ANNUNCI CHE FA NELLE VARIE TELEVISIONI GIORNALI INTERNET ECC... BASTEREBBE IGNORARLO E ALMENO SI RISPARMIEREBBE LA MONTAGNA DI SOLDI CHE QUESTO SIGNORE CIUCCIA DA ANNI SENZA COMBINARE NULLA... ADDIRITTURA DA PIU' PARTI E' SORTO IL DUBBIO CHE SIANO STATE FATTE LE SPERIMENATZIONI SUGLI ANIMALI VISTO CHE NON SI E' MAI POTUTO VEDERE UN BENCHE' MINIMO PROTOCOLLO, O UN QUALSIASI RISULTATO CERTO SOLO CHIACCHERE E PAROLE O SCUSE COME QUANDO VIENE MESSO ALLE STRETTE ALLORA SI INVENTA ATTENTATI... GUASTI.. O ADDOSSA LA COLPA ALL'ISS E ALL'AIFA CHE NON GLI MANDANO LE AUTORIZZAZIONI... PER FORTUNA QUESTI DUE ENTI IL MESE DI LUGLIO SCORSO LO HANNO SBUGIARDATO PUBBLICAMENTE CHE LUI NON HA MAI PRESENTATO NESSUNA DOMANDA... COME VEDETE MI MERAVIGLIO CHE ANCORA LO SI FACCIA PARLARE DAI VARI PULPITI MENTRE MIGLIAIA DI AMMALATI CHE HANNO CREDUTO IN LUI CONTINUANO A MORIRE GIORNO DOPO GIORNO IN ATTESA DELLE SUE FANTOMATICHE CELLULE... SALUTI SIMON